Quali sono le domande che più spesso ci vengono fatte sui Reati?

Ecco quali sono le domande che più spesso ci vengono fatte sui Reati e le relative risposte!

Cosa sono i reati?

Un reato è un comportamento che viola le leggi penali di uno Stato. I reati sono punibili con una pena, che può essere detentiva, pecuniaria o entrambe.

Quali sono i tipi di reati?

I reati possono essere classificati in base a diversi criteri, come:

  • La gravità: i reati possono essere di lieve, media o grave entità.
  • La natura: i reati possono essere dolosi, colposi o preterintenzionali.
  • Il bene giuridico protetto: i reati possono ledere la persona, il patrimonio, l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.

Come si distingue un reato da un illecito civile?

Un reato si distingue da un illecito civile per la presenza di alcuni elementi fondamentali, quali:

  • L’illiceità: il reato è un comportamento che è contrario alla legge.
  • La colpevolezza: il reato è un comportamento che è imputabile all’autore.
  • La pena: il reato è punito con una pena.

Un illecito civile, invece, è un comportamento che è contrario al diritto civile, ma non è punibile con una pena. Gli illeciti civili possono essere compensati con un risarcimento del danno.

Quali sono i reati più comuni?

I reati più comuni sono:

  • I reati contro la persona: come l’omicidio, l’estorsione, la violenza sessuale.
  • I reati contro il patrimonio: come il furto, la rapina, il danneggiamento.
  • I reati contro l’ordine pubblico: come il disturbo della quiete pubblica, la resistenza a pubblico ufficiale.
  • I reati contro la sicurezza dello Stato: come la spionaggio, l’alto tradimento.

Come denunciare un reato?

La denuncia di un reato può essere fatta alla polizia o ai carabinieri, oppure alla procura della Repubblica. La denuncia può essere fatta anche per iscritto o verbalmente.

La denuncia è un atto importante, perché permette alle autorità di investigare sul reato e di perseguire l’autore.

Ecco alcuni consigli per denunciare un reato:

  • Ricordarsi i dettagli dell’accaduto: come luogo, data e ora del reato, caratteristiche dell’autore e delle vittime.
  • Collettare eventuali prove: come foto, video, testimonianze.
  • Essere precisi e accurati: nella denuncia, è importante essere il più precisi e accurati possibile.

Se avete bisogno di ulteriori informazioni o consigli, potete contattare De Stefano & Iacobacci Avvocati !

Avv. Danilo Iacobacci | Penalista Cassazionista | Tra i maggiori esperti di ricorsi per cassazione in materia penale

Danilo Iacobacci, penalista cassazionista, è tra i maggiori esperti di ricorsi per cassazione in materia penale: avvocato Danilo Iacobacci

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è uno studio legale che opera nel campo del diritto penale da circa 20 anni. Lo studio è specializzato nella difesa di persone accusate di reati di ogni genere, dai reati minori ai reati più gravi.

Lo Studio Legale è guidato dall’Avv. Danilo Iacobacci, un penalista cassazionista con una lunga esperienza nel settore. L’Avv. Iacobacci è iscritto all’Albo Speciale dei Cassazionisti e vanta una lunga carriera come avvocato penalista.

Nel corso della sua carriera, l’Avv. Iacobacci ha ottenuto numerosi successi nel campo del diritto penale. Ha infatti ottenuto l’annullamento di numerose condanne in Cassazione, ottenendo così la scarcerazione dei suoi clienti.

L’Avv. Iacobacci è un avvocato penalista altamente qualificato e competente. È un avvocato che conosce a fondo il diritto penale e che è in grado di difendere i suoi clienti con successo.

Se sei stato accusato di un reato, l’Avv. Iacobacci può aiutarti a difenderti e a ottenere il miglior risultato possibile. L’Avv. Iacobacci è un avvocato penalista che ti fornirà una difesa efficace e che ti aiuterà a ottenere la tua libertà.

I ricorsi per cassazione

Il ricorso per cassazione è un rimedio giuridico che può essere utilizzato per impugnare una sentenza di condanna emessa da un tribunale od una corte di merito. Il ricorso per cassazione può essere presentato solo se la sentenza di condanna è stata emessa in violazione di legge o in difetto di motivazione.

Particolare esperienza è sorta anche con riferimento ai ricorsi per Cassazione in materia cautelare e di ordinanze cautelari di ogni tipo, soprattutto di custodie cautelari in carcere o agli arresti domiciliari.

L’Avv. Iacobacci è un esperto di ricorsi per cassazione. Ha infatti ottenuto l’annullamento di numerose condanne in Cassazione, ottenendo così la scarcerazione dei suoi clienti.

Se sei stato condannato per un reato e pensi che la sentenza di condanna sia stata emessa in violazione di legge o con una motivazione non convincente, l’Avv. Iacobacci può aiutarti a presentare un ricorso per cassazione.

L’Avv. Iacobacci è un avvocato penalista che ti fornirà una difesa efficace e che ti aiuterà a ottenere la tua libertà.

Diversi sono i reati in cui lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è specializzato.

Lo Studio Legale è specializzato nella difesa di persone accusate di reati di ogni genere, tra cui:

  • Reati contro la persona
  • Reati contro il patrimonio
  • Reati contro la pubblica amministrazione
  • Reati contro la famiglia
  • Reati contro la sicurezza pubblica
  • Reati contro la fede pubblica
  • Reati contro l’ordine pubblico
  • Reati in materia di stupefacenti
  • Reati in materia di associazione a delinquere anche di stampo mafioso

Se sei stato accusato di un reato, se vuoi proporre un ricorso per cassazione in materia penale o necessiti di un semplice parere od una consulenza

contatta lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci per una consulenza gratuita

Avvocati esperti nel Recupero del Risarcimento Danni per le Famiglie delle Vittime di Incidenti Stradali

Avvocati esperti nel Recupero del Risarcimento Danni per le Famiglie delle Vittime di Incidenti Stradali

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci vanta anni di esperienza e competenza nella gestione dei casi di risarcimento danni ai familiari delle vittime di incidenti stradali, questo studio si è affermato come uno dei migliori del settore.

Nessun evento è più devastante di un tragico incidente stradale che porta alla perdita di una vita preziosa. Le famiglie di coloro che hanno perso la vita in tali circostanze affrontano una sofferenza insopportabile, oltre a dover fare i conti con problemi legali e finanziari.

Qui entra in gioco lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci, una squadra di avvocati dedicati e compassionevoli che hanno fatto della lotta per ottenere giustizia e il giusto risarcimento per queste famiglie la loro missione.

Le capacità di questo studio nel gestire con cura ed empatia i casi dei familiari delle vittime li distinguono come un faro di speranza in un momento così buio. Ogni membro dell’équipe comprende la delicatezza di tali situazioni e lavora instancabilmente per alleviare il peso delle preoccupazioni legali dai clienti, consentendogli di concentrarsi sul processo di elaborazione del lutto.

La chiave del successo dello Studio Legale De Stefano & Iacobacci risiede nella loro approfondita conoscenza del diritto civile e delle leggi riguardanti il risarcimento danni per incidenti stradali. Ogni caso viene affrontato con un’analisi meticolosa e un approccio strategico, garantendo che nessun dettaglio venga trascurato e che i diritti delle famiglie siano tutelati al massimo.

Grazie alla loro vasta esperienza, la loro reputazione è stata costruita sulla base di numerosi successi, ottenendo risarcimenti adeguati per le famiglie delle vittime e portando a una maggiore responsabilità da parte di coloro che hanno causato l’incidente. La tenacia e la dedizione dello Studio Legale De Stefano & Iacobacci sono note in tutto il paese, e le famiglie si affidano a loro per ottenere il sostegno di cui hanno bisogno in un momento così difficile.

In conclusione, se cercate un team legale altamente specializzato e competente nel campo del risarcimento danni per le famiglie delle vittime di incidenti stradali, lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è la scelta migliore. La  reputazione di eccellenza e risultati parla da sé, e si impegneranno a combattere per ottenere giustizia e supporto per voi e i vostri cari.

Che in un momento di profonda angoscia, possiate trovare una luce di speranza con l’aiuto di professionisti legali come quelli dello Studio Legale De Stefano & Iacobacci.

Anche solo per una consulenza gratuita, contattaci!
E ti aiuteremo a risolvere il tuo caso!

Miglior studio legale esperto in colpa medica ad Avellino ed in Campania

La colpa medica nel diritto italiano

La colpa medica nel diritto italiano

La colpa medica è una responsabilità di natura civile che si configura quando, a causa di un errore, omissione o violazione degli obblighi inerenti all’attività sanitaria, si provoca un danno al paziente.

La responsabilità medica si configura quindi come una forma di responsabilità extracontrattuale, in quanto non deriva da un contratto tra medico e paziente, ma da un’obbligazione di natura generale, quella di non ledere i diritti altrui.

Elementi costitutivi della colpa medica

Gli elementi costitutivi della colpa medica sono:

  • L’azione o l’omissione del medico: la colpa medica può derivare da un’azione, come ad esempio un intervento chirurgico mal eseguito, o da un’omissione, come ad esempio la mancata diagnosi di una malattia.
  • Il nesso causale: è necessario che l’azione o l’omissione del medico sia stata la causa diretta e immediata del danno al paziente.
  • La colpa del medico: il medico deve aver agito con negligenza, imprudenza o imperizia, ossia con un comportamento non conforme alla diligenza che si richiede a un professionista della sua categoria.

La colpa medica in ambito civile

In ambito civile, la colpa medica si configura come un illecito civile, che dà luogo a un’azione di risarcimento del danno.

Il paziente che ha subito un danno a causa di un errore medico può quindi chiedere al medico o alla struttura sanitaria un risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti.

La colpa medica in ambito penale

In ambito penale, la colpa medica può configurare un reato, se l’errore medico è stato grave e ha causato la morte o gravi lesioni al paziente.

I reati di colpa medica possono essere:

  • Omicidio colposo: si configura quando la condotta del medico ha causato la morte del paziente.
  • Lesioni personali colpose: si configurano quando la condotta del medico ha causato lesioni fisiche o psichiche al paziente.

La responsabilità della struttura sanitaria

In caso di colpa medica, la responsabilità può ricadere non solo sul medico, ma anche sulla struttura sanitaria in cui il medico ha operato.

La struttura sanitaria è infatti responsabile per i danni causati ai pazienti dai suoi dipendenti, anche se questi hanno agito con colpa.

La responsabilità della struttura sanitaria può essere configurata in due modi:

  • Responsabilità contrattuale: la struttura sanitaria è responsabile per i danni causati al paziente ai sensi dell’art. 1218 c.c., in quanto il paziente ha stipulato un contratto con la struttura sanitaria.
  • Responsabilità extracontrattuale: la struttura sanitaria è responsabile per i danni causati al paziente ai sensi dell’art. 2043 c.c., in quanto ha violato un obbligo di diligenza.

Le linee guida

In ambito di responsabilità medica, le linee guida sono dei documenti che indicano le migliori pratiche da seguire in determinate situazioni.

Le linee guida possono essere utilizzate come criterio di valutazione della colpa del medico, in quanto dimostrano come un professionista della sua categoria avrebbe dovuto comportarsi in una determinata situazione.

Tuttavia, le linee guida non sono vincolanti per i medici, che possono decidere di adottare un trattamento diverso, se lo ritengono necessario.

Conclusione

La colpa medica è un tema complesso, che può avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti.

È importante che i pazienti siano consapevoli dei propri diritti e che, in caso di danno, si rivolgano a un avvocato per ottenere il risarcimento dei danni subiti.

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Studio Legale De Stefano & Iacobacci: il tuo partner legale a Avellino

Studio Legale De Stefano & Iacobacci: il tuo partner legale a Avellino

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è uno studio legale multidisciplinare con sede ad Avellino.

Lo studio offre una vasta gamma di servizi legali, tra cui:

  • Diritto civile
  • Diritto penale
  • Diritto del lavoro
  • Diritto di famiglia
  • Diritto fallimentare
  • Diritto commerciale
  • Diritto tributario
  • Diritto ambientale
  • Diritto dell’informatica

Lo studio legale è composto da un team di avvocati esperti e qualificati, che si impegnano a fornire ai propri clienti un servizio legale di alta qualità.

Gli avvocati dello studio sono in grado di assistere i clienti in tutte le fasi del procedimento legale, dalla consulenza iniziale alla trattazione del caso in tribunale.

Lo studio legale è inoltre specializzato in diritto internazionale, e offre assistenza legale a clienti italiani e stranieri che si trovano ad affrontare controversie legali in Italia o all’estero.

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è il tuo partner legale ideale se stai cercando un team di avvocati esperti e qualificati che ti possano assistere in tutte le tue esigenze legali.

Contatta lo studio legale per saperne di più sui servizi offerti e per fissare un appuntamento gratuito.

I servizi offerti dallo studio legale

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci offre una vasta gamma di servizi legali, tra cui:

  • Diritto civile: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto civile, tra cui:
    • Contratti
    • Diritto di famiglia
    • Diritto dei minori
    • Diritto successorio
    • Diritto delle obbligazioni
    • Diritto dei danni
    • Diritto della proprietà
    • Diritto delle locazioni
    • Diritto condominiale
    • Diritto del lavoro
    • Diritto di previdenza sociale
    • Diritto di assistenza sanitaria

 

  • Diritto penale: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto penale, tra cui:
    • Reati contro la persona
    • Reati contro il patrimonio
    • Reati contro la famiglia e la persona
    • Reati contro la pubblica amministrazione
    • Reati contro l’ordine pubblico
    • Reati contro la sicurezza pubblica
    • Reati contro l’ambiente

 

  • Diritto del lavoro: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto del lavoro, tra cui:
    • Contratti di lavoro
    • Licenziamenti
    • Trattamento di fine rapporto
    • Tutela dei diritti dei lavoratori
    • Previdenza sociale
    • Assistenza sanitaria
Diritto di famiglia: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto di famiglia, tra cui:
  • Divorzio
  • Separazione
  • Affido dei figli
  • Assegno di mantenimento
  • Tutela dei minori

 

  • Diritto fallimentare: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto fallimentare, tra cui:
    • Procedure concorsuali
    • Liquidazione coatta amministrativa
    • Fallimento
    • Concordato preventivo
    • Accordo di ristrutturazione dei debiti

 

  • Diritto commerciale: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto commerciale, tra cui:
    • Contratti commerciali
    • Società di capitali
    • Società di persone
    • Imprese individuali
    • Tutela della concorrenza
    • Diritto societario

 

  • Diritto tributario: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto tributario, tra cui:
    • Dichiarazioni fiscali
    • Controlli fiscali
    • Impugnazioni tributarie
    • Tutela dei diritti dei contribuenti

 

  • Diritto ambientale: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto ambientale, tra cui:
    • Impianti industriali
    • Risorse naturali
    • Inquinamento
    • Tutela dell’ambiente

 

  • Diritto dell’informatica: lo studio legale offre assistenza legale in materia di diritto dell’informatica, tra cui:
    • Contratti informatici
    • Diritti di autore
    • Tutela della privacy
    • Sicurezza informatica

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Avvocato Penalista a Avellino

Avvocato Penalista a Avellino

Se sei stato accusato di un reato, è importante affidarti a un avvocato penalista esperto che ti possa difendere in tribunale.

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è uno studio legale a Avellino che si occupa di diritto penale da oltre 20 anni. I nostri avvocati hanno una vasta esperienza in tutti i campi del diritto penale, e sono in grado di difendere i loro clienti in ogni fase del processo penale, dall’arresto al processo di primo grado, fino al ricorso in appello e in Cassazione.

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci offre un servizio completo e personalizzato ai propri clienti, e si impegna a garantire il massimo risultato possibile in ogni caso. I nostri avvocati sono sempre disponibili a rispondere alle domande dei loro clienti e a fornire loro informazioni utili sul processo penale.

Se sei stato accusato di un reato o vuoi una consulenza in materia penale, contatta lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci per una consulenza gratuita.

I nostri avvocati saranno in grado di valutare la tua situazione e di consigliarti la migliore strategia difensiva.

Servizi offerti

Lo Studio Legale offre una vasta gamma di servizi in materia penale, tra cui:

  • Assistenza legale in caso di arresto o fermo
  • Difesa in tribunale
  • Appello e ricorso in Cassazione
  • Tutela dei diritti dei minori
  • Tutela delle vittime del reato
  • Difesa in caso di errori giudiziari

Contattaci

Per richiedere una consulenza gratuita, contatta lo Studio Legale al numero 0825456386 o compila il form di contatto sul nostro sito web.

I nostri avvocati saranno in grado di valutare la tua situazione e di consigliarti la migliore strategia difensiva.

Per un contatto diretto con il penalista di riferimento o per vedere le materie penali trattate clicca quì e quì

La revoca della sospensione della pena sospesa può aversi solo previa udienza camerale e mai de plano

La revoca della sospensione della pena sospesa può aversi solo previa udienza camerale e mai de plano

In accoglimento del ricorso dell’avv. Iacobacci la Corte di Cassazione riafferma il principio secondo cui nel procedimento per la revoca della sospensione condizionale della pena in sede esecutiva, disciplinato dall’art. 674 cod. proc. pen., devono essere osservate le disposizioni di cui all’art. 666, commi 3, 4 e 5, cod. proc. pen. – relative all’avviso della data di udienza alle parti ed ai difensori, alla presenza necessaria di questi ultimi e del Pubblico ministero ed all’assunzione delle prove in contraddittorio.

Esse hanno la precipua funzione di regolare la forma di tutti i procedimenti di competenza del giudice dell’esecuzione, essendo tassativamente previste dagli artt. 667, 672 e 676 cod. proc. pen. le ipotesi in cui quel giudice provvede senza formalità con ordinanza comunicata al pubblico ministero e notificata all’interessato, ai sensi dell’art. 667 cod. proc. pen., comma 4, cod. proc. pen. (Sez. 1, n. 3637 del 18/07/1994, Cipriano, Rv. 200047-01).

In applicazione di tali principi i quindi pacifico che il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione abbia deciso sulla revoca della sospensione condizionale della pena ex art. 674 cod. proc. pen. senza fissare udienza in camera di consiglio, alla stregua di quanto previsto, per tutti i procedimenti di esecuzione, dall’art. 666 cod. proc. pen., è affetto da una nullità di ordine generale e di carattere assoluto, rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, in quanto determinante l’omessa citazione del condannato e l’assenza del difensore in un caso in cui ne è obbligatoria la presenza (Sez. 1, n. 54869 del 05/06/2018, Cusinatti, Rv. 274556-01; Sez. 1, n. 20290 del 06/05/2008, Di Dia, Rv. 239994- 01; Sez. 2, n. 20904 del 03/04/2003, Giannini, Rv. 225089-01; Sez. 2, n. 5495 del 17/11/1999, dep. 2000, Esposito, Rv. 216349-01).

Scarica sentenza della Cass. Pen., Sez. 1, Num. 18246 Anno 2023

Avvocato esperto in risarcimento del danno da morte stradale – Avellino

Studio Legale esperto in risarcimento del danno da morte ad Avellino

Se avete perso un familiare a causa di un incidente stradale causato da un altro conducente, potete chiedere il risarcimento del danno da morte. Si tratta di una forma di tutela prevista dal nostro ordinamento giuridico per compensare il pregiudizio subito dai parenti della vittima.

Il risarcimento del danno da morte comprende sia il danno patrimoniale, cioè la perdita di reddito o di sostegno economico derivante dalla morte del familiare, sia il danno non patrimoniale, cioè il dolore morale e la sofferenza psicologica causati dalla perdita.

Per ottenere il risarcimento del danno da morte, è necessario dimostrare la responsabilità del conducente che ha causato l’incidente e l’entità del danno subito. A tal fine, è consigliabile rivolgersi ad uno studio legale formidabile nel fare ottenere il risarcimento danni ai familiari di vittime morte a seguito di un incidente stradale.

Un avvocato esperto e competente potrà assistervi in tutte le fasi della procedura, dalla richiesta alla compagnia assicurativa del responsabile fino all’eventuale azione giudiziaria. Inoltre, potrà valutare il caso concreto e calcolare l’importo del risarcimento spettante in base ai criteri stabiliti dalla giurisprudenza.

Uno studio legale formidabile nel fare ottenere il risarcimento danni ai familiari di vittime morte a seguito di un incidente stradale è lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci, che vanta una pluriennale esperienza nel settore e una continua attenzione alle novità normative e giurisprudenziali.

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci offre una consulenza personalizzata e una assistenza qualificata ai propri clienti, garantendo la massima professionalità e trasparenza.

Se avete bisogno di un avvocato per il risarcimento del danno da morte, contattate lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci e sarete seguiti con competenza e dedizione.

Studio legale con esperienza in cause che riguardano incidenti mortali – Avellino

De Stefano & Iacobacci: Studio legale con esperienza in cause che riguardano incidenti mortali ad Avellino

Se stai cercando uno studio legale con esperienza in cause che riguardano incidenti mortali, sei nel posto giusto.

Il nostro studio legale vanta circa venti anni di esperienza in questo campo e siamo pronti ad aiutarti a ottenere giustizia per te e per i tuoi cari.

La nostra conoscenza della legge e la nostra dedizione al nostro lavoro ci permettono di fornirti il miglior supporto possibile durante questo difficile momento.

Se avete perso un caro a causa di un incidente stradale causato da un’altra persona, potete avere diritto a un risarcimento danni per la perdita subita. Tuttavia, ottenere il giusto indennizzo non è sempre facile e richiede l’assistenza di uno studio legale formidabile nel fare ottenere il risarcimento danni ai familiari di vittime morte a seguito di un incidente stradale.

Uno studio legale che abbia esperienza nel settore del diritto civile e che sappia come affrontare le compagnie assicurative, le autorità competenti e gli eventuali responsabili dell’incidente. Uno studio legale che vi rappresenti con competenza, professionalità e dedizione, e che vi accompagni in ogni fase del processo, dalla valutazione del caso alla richiesta di risarcimento, fino all’eventuale azione giudiziaria.

Uno studio legale come il nostro, che da anni si occupa con successo di casi di risarcimento danni per morte da incidente stradale e che ha ottenuto importanti risultati per i propri clienti.

Contattateci per una consulenza gratuita e senza impegno e scoprite come possiamo aiutarvi a far valere i vostri diritti.

Possiamo aiutarti se hai bisogno di un avvocato civilista con esperienza  in cause civili, o durante la fase stragiudiziale, che riguardano incidenti mortali, vantando anni di esperienza in questo campo. Possiamo aiutarti a ottenere giustizia per te e per i tuoi cari e fornirti il miglior supporto possibile durante questo difficile momento.

Contatta direttamente l’Avv. Fabiola De Stefano.

Possiamo anche aiutarti se hai bisogno di un avvocato penalista, con circa venti anni di esperienza in cause penali che riguardano incidenti mortali;  siamo a tua disposizione se hai bisogno di un avvocato abile sia nella difesa dell’imputato investitore che nella difesa delle persone offese, familiari della vittima morta per investimento.

Contatta direttamente l’Avv. Danilo Iacobacci.

 

 

Cos’è l’Art. 41-bis previsto dall’ordinamento penitenziario?

Cos’è l’Art. 41-bis previsto dall’ordinamento penitenziario?

di De Stefano & Iacobacci Avvocati

La norma si intitola Situazioni di emergenza perché in casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza, il Ministro della giustizia ha facoltà di sospendere nell’istituto interessato o in parte di esso l’applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti e degli internati. La sospensione deve essere motivata dalla necessità di ripristinare l’ordine e la sicurezza e ha la durata strettamente necessaria al conseguimento del fine suddetto.

Inoltre, quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica, anche a richiesta del Ministro dell’interno, il Ministro della giustizia ha altresì la facoltà di sospendere, in tutto o in parte, l’applicazione delle regole di trattamento e degli istituti previsti dalla presente legge che possano porsi in concreto contrasto con le esigenze di ordine e di sicurezza nei confronti dei detenuti o internati per taluno dei delitti commessi per finalità di terrorismo, anche internazionale, o di eversione dell’ordine democratico mediante il compimento di atti di violenza, delitti di cui agli articoli 416-bis e 416-ter del codice penale, delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dallo stesso articolo ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni in esso previste, delitti di cui agli articoli 600, 600-bis, primo comma, 600-ter, primo e secondo comma, 601, 602, 609-octies e 630 del codice penale, all’articolo 12, commi 1 e 3, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, all’articolo 291-quater del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, e all’articolo 74 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309″, o comunque nei confronti dei detenuti per un delitto che sia stato commesso avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso, in relazione ai quali vi siano elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con un’associazione criminale, terroristica o eversiva.

La sospensione comporta le restrizioni necessarie per il soddisfacimento delle predette esigenze e per impedire i collegamenti con l’associazione di cui al periodo precedente.

In questo caso il provvedimento è adottato con decreto motivato del Ministro della giustizia, anche su richiesta del Ministro dell’interno, sentito l’ufficio del pubblico ministero che procede alle indagini preliminari ovvero quello presso il giudice procedente e acquisita ogni altra necessaria informazione presso la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, gli organi di polizia centrali e quelli specializzati nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, terroristica o eversiva, nell’ambito delle rispettive competenze.

Il provvedimento medesimo ha durata pari a quattro anni ed è prorogabile nelle stesse forme per successivi periodi, ciascuno pari a due anni.

La proroga è disposta quando risulta che la capacità di mantenere collegamenti con l’associazione criminale, terroristica o eversiva non è venuta meno, tenuto conto anche del profilo criminale e della posizione rivestita dal soggetto in seno all’associazione, della perdurante operatività del sodalizio criminale, della sopravvenienza di nuove incriminazioni non precedentemente valutate, degli esiti del trattamento penitenziario e del tenore di vita dei familiari del sottoposto.

Il mero decorso del tempo non costituisce, di per sè, elemento sufficiente per escludere la capacità di mantenere i collegamenti con l’associazione o dimostrare il venir meno dell’operatività della stessa.

I detenuti sottoposti al regime speciale di detenzione devono essere ristretti all’interno di istituti a loro esclusivamente dedicati, collocati preferibilmente in aree insulari, ovvero comunque all’interno di sezioni speciali e logisticamente separate dal resto dell’istituto e custoditi da reparti specializzati della polizia penitenziaria.

La sospensione delle regole di trattamento e degli istituti prevede:

l’adozione di misure di elevata sicurezza interna ed esterna, con riguardo principalmente alla necessità di prevenire contatti con l’organizzazione criminale di appartenenza o di attuale riferimento, contrasti con elementi di organizzazioni contrapposte, interazione con altri detenuti o internati appartenenti alla medesima organizzazione ovvero ad altre ad essa alleate;

la determinazione dei colloqui nel numero di uno al mese da svolgersi ad intervalli di tempo regolari ed in locali attrezzati in modo da impedire il passaggio di oggetti. Sono vietati i colloqui con persone diverse dai familiari e conviventi, salvo casi eccezionali determinati volta per volta dal direttore dell’istituto ovvero, per gli imputati fino alla pronuncia della sentenza di primo grado, dall’autorità giudiziaria competente;

i colloqui vengono sottoposti a controllo auditivo ed a registrazione, previa motivata autorizzazione dell’autorità giudiziaria competente, solo per coloro che non effettuano colloqui può essere autorizzato, con provvedimento motivato del direttore dell’istituto ovvero, per gli imputati fino alla pronuncia della sentenza di primo grado, dall’autorità giudiziaria competente e solo dopo i primi sei mesi di applicazione, un colloquio telefonico mensile con i familiari e conviventi della durata massima di dieci minuti sottoposto, comunque, a registrazione. I colloqui sono comunque videoregistrati. Le disposizioni della presente lettera non si applicano ai colloqui con i difensori con i quali potrà effettuarsi, fino ad un massimo di tre volte alla settimana, una telefonata o un colloquio della stessa durata di quelli previsti con i familiari; (La Corte costituzionale, con sentenza 17-20 giugno 2013, n. 143, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma limitatamente alle parole «con i quali potrà effettuarsi, fino ad un massimo di tre volte alla settimana, una telefonata o un colloquio della stessa durata di quelli previsti con i familiari».);

la limitazione delle somme, dei beni e degli oggetti che possono essere ricevuti dall’esterno;

l’esclusione dalle rappresentanze dei detenuti e degli internati;

la sottoposizione a visto di censura della corrispondenza, salvo quella con i membri del Parlamento o con autorità europee o nazionali aventi competenza in materia di giustizia;

la limitazione della permanenza all’aperto, che non può svolgersi in gruppi superiori a quattro persone, ad una durata non superiore a due ore al giorno fermo restando il limite minimo di cui al primo comma dell’articolo 10. Saranno inoltre adottate tutte le necessarie misure di sicurezza, anche attraverso accorgimenti di natura logistica sui locali di detenzione, volte a garantire che sia assicurata la assoluta impossibilità di comunicare tra detenuti appartenenti a diversi gruppi di socialità, scambiare oggetti e cuocere cibi.

La Corte costituzionale, con sentenza 26 settembre-12 ottobre 2018, n. 186, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma limitatamente alle parole «e cuocere cibi». Analogamente la Corte costituzionale, con la sentenza del 22 maggio 2020, n. 97, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 41-bis nella parte in cui prevede l’adozione delle necessarie misure di sicurezza volte a garantire che sia assicurata «la assoluta impossibilità di comunicare tra detenuti appartenenti a diversi gruppi di socialità, scambiare oggetti» anziché «la assoluta impossibilità di comunicare e scambiare oggetti tra detenuti appartenenti a diversi gruppi di socialità».

Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, quale meccanismo nazionale di prevenzione (NPM) secondo il Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002, ratificato e reso esecutivo ai sensi della legge 9 novembre 2012, n. 195, accede senza limitazione alcuna all’interno delle sezioni speciali degli istituti incontrando detenuti ed internati sottoposti al regime speciale di cui al presente articolo e svolge con essi colloqui visivi riservati senza limiti di tempo, non sottoposti a controllo auditivo o a videoregistrazione e non computati ai fini della limitazione dei colloqui personali.

Il detenuto o l’internato nei confronti del quale è stata disposta o prorogata l’applicazione del regime di 41-bs, ovvero il difensore, possono proporre reclamo avverso il procedimento applicativo. Il reclamo è presentato nel termine di venti giorni dalla comunicazione del provvedimento e su di esso è competente a decidere il tribunale di sorveglianza di Roma. Il reclamo non sospende l’esecuzione del provvedimento.

Il tribunale, entro dieci giorni dal ricevimento del reclamo; decide in camera di consiglio sulla sussistenza dei presupposti per l’adozione del provvedimento. All’udienza le funzioni di pubblico ministero possono essere altresì svolte da un rappresentante dell’ufficio del procuratore della Repubblica  che procede o del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, il procuratore che procede, il procuratore generale presso la corte d’appello, il detenuto, l’internato o il difensore possono proporre, entro dieci giorni dalla sua comunicazione, ricorso per cassazione avverso l’ordinanza del tribunale per violazione di legge. Il ricorso non sospende l’esecuzione del provvedimento ed è trasmesso senza ritardo alla Corte di cassazione. Se il reclamo viene accolto, il Ministro della giustizia, ove intenda disporre un nuovo provvedimento ai sensi dell’art. 41-bsi, tenendo conto della decisione del tribunale di sorveglianza, evidenziare elementi nuovi o non valutati in sede di reclamo.

Per la partecipazione del detenuto o dell’internato all’udienza si applicano restrizioni appositamente previste (le disposizioni di cui all’articolo 146-bis delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, di cui al decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271)

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