il saluto “romano” e l’intonazione del coro “presente” integrano il reato di cui all’art. 5 della Legge 20 giugno 1952 n. 645

Ad avviso della Cassazione il saluto “romano” e l’intonazione del coro “presente” integrano il reato di cui all’art. 5 della Legge 20 giugno 1952, n. 645; si legge in Cassazione Penale, Sez. I, 12 settembre 2014, n. 37577, che l’esigenza di tutela delle istituzioni democratiche, infatti, non può certo dirsi erosa dal decorso del tempo e frequenti risultano gli episodi ove sono riconoscibili rigurgiti di intolleranza ai valori dialettici della democrazia e al rispetto dei diritti delle minoranze etniche e religiose.

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