Le risposte alle domande che più spesso riceviamo in materia di Successioni

Le risposte alle domande che più spesso riceviamo in materia di Successioni

Come fare una successione

La successione è l’insieme dei diritti e degli obblighi che passano da una persona defunta (de cuius) ai suoi successori (eredi). La successione può essere di due tipi:

  • Successione legittima: è la successione che si verifica quando il de cuius non ha fatto testamento. In questo caso, la successione è regolata dalla legge, che prevede un ordine di successione preferenziale.
  • Successione testamentaria: è la successione che si verifica quando il de cuius ha fatto testamento. In questo caso, il de cuius può disporre liberamente dei suoi beni, nominando eredi, legatari e usufruttuari.

Per fare una successione, è necessario presentare una dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla data di morte del de cuius. La dichiarazione di successione deve essere presentata da uno degli eredi, dal chiamato all’eredità o dal notaio.

La dichiarazione di successione deve contenere le seguenti informazioni:

  • I dati anagrafici del de cuius
  • I dati anagrafici degli eredi
  • L’elenco dei beni e dei diritti del de cuius
  • L’ammontare del patrimonio netto del de cuius

La dichiarazione di successione deve essere accompagnata dalla documentazione che attesta i beni e i diritti del de cuius.

Quali sono i diritti degli eredi?

Gli eredi hanno il diritto di ricevere l’eredità, ma hanno anche l’obbligo di pagare i debiti del de cuius.

I diritti degli eredi sono:

  • Il diritto di accettare o rifiutare l’eredità
  • Il diritto di chiedere l’inventario dei beni ereditati
  • Il diritto di chiedere la divisione dell’eredità
  • Il diritto di chiedere l’assegno di legittima

Come impugnare una successione

Una successione può essere impugnata per diversi motivi, come:

  • L’invalidità del testamento
  • La violazione delle regole di successione legittima
  • La simulazione o la frode testamentaria

L’impugnazione della successione può essere fatta da qualsiasi interessato entro 10 anni dalla data di pubblicazione del testamento o dalla data di apertura della successione, se non è stato fatto testamento.

Come accettare o rifiutare una successione

L’accettazione o il rifiuto dell’eredità deve essere fatto entro 10 anni dalla data di apertura della successione.

L’accettazione dell’eredità può essere espressa o tacita. L’accettazione espressa può essere fatta con un atto pubblico o con una scrittura privata autenticata. L’accettazione tacita si presume quando l’erede compie un atto che presuppone l’accettazione dell’eredità, come ad esempio entrare in possesso dei beni ereditati.

Il rifiuto dell’eredità può essere fatto con un atto pubblico o con una scrittura privata autenticata.

L’accettazione o il rifiuto dell’eredità deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate.

Ecco alcuni consigli per fare una successione in modo corretto:

  • Consigliarsi con un notaio
  • Preparare la documentazione necessaria
  • Presentare la dichiarazione di successione entro i termini previsti
  • Accettare o rifiutare l’eredità entro i termini previsti

Se avete bisogno di ulteriori informazioni o consigli, potete contattare  un avvocato dello studio De Stefano & Iacobacci.

Recensione di Katia F., su De Stefano & Iacobacci Avvocati

Con immenso piacere, elogio lo studio legale De Stefano & Iacobacci Avvocati, un’autorità nel campo del diritto di famiglia. La loro reputazione eccellente e la vasta esperienza li rendono una scelta senza pari per chiunque abbia bisogno di assistenza legale in questioni familiari sia civili che penali.

Fin dal primo incontro, ho avuto l’impressione di essere in buone mani. Lo studio legale De Stefano & Iacobacci Avvocati ha dimostrato una profonda comprensione delle delicate dinamiche familiari e una grande empatia per le situazioni personali. Il loro approccio umano e comprensivo mi ha messo subito a mio agio, fornendo un ambiente accogliente e rassicurante per discutere dei dettagli sensibili del mio caso.

La loro competenza nel diritto di famiglia è stata evidente sin da subito. Sono maestri nell’interpretazione delle leggi familiari complesse e sono stati in grado di spiegarmi in modo chiaro e semplice i diritti e le opzioni a mia disposizione. La loro vasta esperienza li ha resi in grado di fornire una consulenza giuridica mirata, sempre orientata alla protezione dei miei interessi e del benessere della mia famiglia.

Lo studio legale De Stefano & Iacobacci Avvocati è guidato da Danilo e Fabiola, avvocati altamente qualificati e dedicati, che hanno dimostrato una notevole abilità nel trattare anche con le situazioni familiari più complesse. La loro dedizione nel risolvere le questioni familiari è straordinaria, e hanno dimostrato una capacità unica di adattarsi alle diverse esigenze dei loro clienti.

Inoltre, la loro competenza non si limita solo all’aspetto legale, ma si estende anche alla mediazione e alla risoluzione dei conflitti familiari. Sono riusciti a guidare le discussioni in modo pacifico ed efficace, lavorando per trovare soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti coinvolte.

La trasparenza e l’efficienza dello studio legale De Stefano & Iacobacci Avvocati sono state esemplari. Sono sempre stati disponibili a rispondere alle mie domande e a tenermi informata su ogni sviluppo del mio caso. La comunicazione aperta e onesta mi ha dato una sicurezza totale nel processo legale.

Grazie alla competenza e all’impegno dello studio legale De Stefano & Iacobacci Avvocati, ho ottenuto un esito favorevole per la mia situazione familiare. La gratitudine che provo nei loro confronti è indescrivibile, e non esiterei a raccomandarli a chiunque abbia bisogno di assistenza legale nel campo del diritto di famiglia.

In conclusione, lo studio legale De Stefano & Iacobacci Avvocati è il riferimento assoluto nel campo del diritto di famiglia. La loro esperienza, professionalità e dedizione li distinguono come uno dei migliori studi legali del settore. Se stai cercando assistenza legale per questioni familiari, non esitare a rivolgerti a loro: sono la scelta migliore per ottenere una soluzione giusta e duratura.

Katia F., Altavilla Irpina

La revoca della sospensione della pena sospesa può aversi solo previa udienza camerale e mai de plano

La revoca della sospensione della pena sospesa può aversi solo previa udienza camerale e mai de plano

In accoglimento del ricorso dell’avv. Iacobacci la Corte di Cassazione riafferma il principio secondo cui nel procedimento per la revoca della sospensione condizionale della pena in sede esecutiva, disciplinato dall’art. 674 cod. proc. pen., devono essere osservate le disposizioni di cui all’art. 666, commi 3, 4 e 5, cod. proc. pen. – relative all’avviso della data di udienza alle parti ed ai difensori, alla presenza necessaria di questi ultimi e del Pubblico ministero ed all’assunzione delle prove in contraddittorio.

Esse hanno la precipua funzione di regolare la forma di tutti i procedimenti di competenza del giudice dell’esecuzione, essendo tassativamente previste dagli artt. 667, 672 e 676 cod. proc. pen. le ipotesi in cui quel giudice provvede senza formalità con ordinanza comunicata al pubblico ministero e notificata all’interessato, ai sensi dell’art. 667 cod. proc. pen., comma 4, cod. proc. pen. (Sez. 1, n. 3637 del 18/07/1994, Cipriano, Rv. 200047-01).

In applicazione di tali principi i quindi pacifico che il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione abbia deciso sulla revoca della sospensione condizionale della pena ex art. 674 cod. proc. pen. senza fissare udienza in camera di consiglio, alla stregua di quanto previsto, per tutti i procedimenti di esecuzione, dall’art. 666 cod. proc. pen., è affetto da una nullità di ordine generale e di carattere assoluto, rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, in quanto determinante l’omessa citazione del condannato e l’assenza del difensore in un caso in cui ne è obbligatoria la presenza (Sez. 1, n. 54869 del 05/06/2018, Cusinatti, Rv. 274556-01; Sez. 1, n. 20290 del 06/05/2008, Di Dia, Rv. 239994- 01; Sez. 2, n. 20904 del 03/04/2003, Giannini, Rv. 225089-01; Sez. 2, n. 5495 del 17/11/1999, dep. 2000, Esposito, Rv. 216349-01).

Scarica sentenza della Cass. Pen., Sez. 1, Num. 18246 Anno 2023

Cosa fare in caso di incidente stradale: la guida completa

Cosa fare in caso di incidente stradale: la guida completa

Essere coinvolti in un incidente stradale può essere una esperienza stressante e traumatica. Ma cosa fare quando accade? In questo articolo ti guideremo passo per passo su cosa devi fare in caso di incidente stradale.

Assicurati che tutti siano al sicuro: bisogna assicurarsi che nessuno sia ferito e che tutti i veicoli coinvolti siano fuori dalla strada in modo da evitare ulteriori incidenti.

Chiedi aiuto: bisogna chiamare la polizia e/o un’ambulanza spiegare loro la situazione, ascoltando i loro consigli.

Raccogli informazioni: le informazioni sono da raccogliere dai conducenti, dai testimoni e dagli agenti di polizia, e sono poi da utilizzare queste informazioni per presentare una richiesta di risarcimento assicurativo.

Documenta i danni: bisogna documentare i danni subiti dal proprio veicolo e/o dalle persone coinvolte, in modo da presentare una richiesta di risarcimento assicurativo il più preciso possibile.

Contatta il tuo avvocato:  è importante contattare un avvocato per la gestione dell’incidente stradale.

La gestione dell’incidente stradale può essere complicata ed estremamente stressante, ma seguendo i passaggi che ti abbiamo descritto, puoi fare tutto il necessario per proteggerti e ottenere il risarcimento assicurativo a cui hai diritto. Se hai bisogno di assistenza legale, non esitare a contattare il nostro studio legale. Siamo qui per aiutarti.

La domanda di rettifica del sesso e del nome può trovare accoglimento anche in assenza di intervento chirurgico

L’Avvocato Fabiola De Stefano è riuscita per l’ennesima volta a fare ottenere ad una persona sua assistita il provvedimento giudiziario – emesso dal Tribunale di Avellino – che consente il mutamento del sesso e del nome anche in assenza di intervento chirurgico.

Infatti, il TRIBUNALE ORDINARIO DI AVELLINO, PRIMA SEZIONE CIVILE (Presidente Sossio Pellecchia Relatrice Maria Iandiorio), a seguito della camera di consiglio tenutasi in data 15.6.2022, ha ritenuto che la domanda incardinata dall’avv. Fabiola De Stefano per la sua cliente potesse essere accolta, ed in particolare che la domanda di rettifica potesse trovare accoglimento anche in assenza di un già completato intervento chirurgico di adeguamento dei caratteri sessuali primari, stante l’accertata sussistenza del disturbo di identità di genere accompagnato da intervenute modifiche dei caratteri sessuali del richiedente, anche solo di tipo secondario.

Abbiamo confermato i nostri risultati ancora una volta!

Se necessiti di un avvocato esperto in mutamento del sesso e del nome, contattaci!

 

Avvocato Divorzista ad Avellino

L’Avvocato Fabiola De Stefano è un esperto avvocato Divorzista del foro di Avellino.

Il Divorzio è il procedimento giudiziario attraverso il quale si giunge alla cessazione degli effetti giuridici del matrimonio.

Presupposti del Divorzio sono la Separazione tra i coniugi ed inizialmente era il decorso di almeno tre anni dall’udienza presidenziale, cioè da quella udienza tenutasi innanzi al Presidente del Tribunale competente, durante la quale il Presidente tenta la conciliazione tra i coniugi e prende, in caso di esito negativo della stressa, i provvedimenti necessari ed urgenti in materia di mantenimento, di assegnazione della abitazione coniugale, e soprattutto, di affidamento e cura della prole.

La legge c.d. sul Divorzio breve (Legge 6 maggio 2015, n. 55) ha apportato notevoli modifiche normativo-temporali; infatti con riferimento alle separazioni giudiziali si riduce da tre anni a dodici mesi la durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio; il termine decorre – come attualmente previsto – dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale. Nelle separazioni consensuali, anche in caso di trasformazione da giudiziale in consensuale, si riduce a sei mesi la durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio; il termine decorre analogamente dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale. Quanto allo scioglimento anticipato della comunione legale, modificato è anche  l’art. 191 c.c. essa si verifica: in caso di separazione giudiziale, nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati; in caso di separazione consensuale, dalla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione dei coniugi dinanzi al presidente, purché successivamente omologato.

A seguito della Riforma Cartabia vi è la possibilità di presentare domanda contestuale di separazione e divorzio congiunti

La Riforma Cartabia infatti ha previsto la possibilità di una simultanea proposizione di giudizio di separazione e divorzio per i giudizi contenziosi, prevedendo che le parti, nello stesso ricorso che introduce il procedimento di separazione personale, possano presentare anche domanda di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio con le relative domande accessorie. La succitata norma dispone che “le domande così proposte sono procedibili decorso il termine a tal fine previsto dalla legge, e previo passaggio in giudicato della sentenza che pronuncia la separazione personale”.  A nostro avviso va ritenuto che vi sia la possibilità di proporre il cumulo delle domande anche nel caso di separazione e divorzio congiunti.

De Stefano & Iacobacci Avvocati è uno tra i più noti studi legali nella città di Avellino ad occuparsi in maniera costante ed efficace della materia di Separazioni e Divorzi.
Devi avviare una separazione od un divorzio?
Contattaci o contatta direttamente l’avv. Fabiola De Stefano o visita la pagina Separazioni e Divorzi.

Avvocato esperto in pignoramenti ad Avellino

L’Avv. Fabiola De Stefano è particolarmente esperta in pignoramenti.

Particolare attenzione è dedicata al Pignoramento di beni mobili, che apprende cose mobili di proprietà del debitore e/o nella casa del debitore e negli altri luoghi a lui appartenenti, nonché sulla persona stessa del debitore, come ad esempio il denaro contante, gli oggetti preziosi, i titoli di credito e ogni altro bene che appaia di sicura realizzazione.

Altrettanta attenzione è dedicata al Pignoramento di beni immobili, che può aversi anche per crediti di valore molto minore all’immobile pignorato.

Infine, tra le più utilizzate procedure v’è quella del Pignoramento presso terzi, la quale riguarda i crediti che il debitore ha verso terzi (es. conti correnti, stipendi, pensioni, cose del debitore in mano ad altri).

Se hai necessità di un avvocato particolarmente esperto in pignoramenti contatta direttamente l’Avv. Fabiola De Stefano.

Sportello dei disabili e dei fragili

Sportello dei disabili e dei fragili ad Avellino | De Stefano e Iacobacci Avvocati

De Stefano & Iacobacci ha inaugurato il 26/2/2022 lo sportello dei disabili, personalmente curato dall’Avv. Fabiola De Stefano, è ispirato ai principi della accessibilità, integrazione, lotta alla discriminazione, e tutela dei diritti in favore dei soggetti fragili.

Lo sportello nasce per fornire consulenza sui temi dell’accessibilità, dell’integrazione, della lotta alla discriminazione, della tutela dei diritti delle persone fragili, disabili, malati, anziani.

Lo sportello è anche a supporto di tutti i loro familiari e caregiver, e serve ad aiutarli a conoscere i loro diritti, i servizi agli stessi dedicati, ed a portare avanti le battaglie e le iniziative di sensibilizzazione e integrazione sociale.

Lo sportello è una costola del già attivo sportello del consumatore e di quello antiviolenza.

Contattaci se hai bisogno di aiuto o scrivici!

 

Avvocato esperto in ricorsi per fare ottenere anche agli ITP sul sostegno lo stesso trattamento economico

L’Avv. Fabiola De Stefano del foro di Avellino è un Avvocato esperto in ricorsi per fare ottenere anche agli ITP sul sostegno lo stesso trattamento economico di cui beneficiano i colleghi di sostegno che insegnano nella scuola secondaria di II grado

Il ricorso al Giudice serve per fare ottenere ed accertare in sede giudiziaria  il diritto alla parità di trattamento retributivo rispetto ai docenti di sostegno di scuola secondaria in possesso di laurea e, per l’effetto, condannare il ministero a corrispondere le differenze retributive tra il profilo proprio di ITP e quello del docente di sostegno della scuola secondaria di ii grado laureato, sempre impiegato sul sostegno.

La norma  è, nello specifico, l’art. 45, comma 2 del d.lgs. 165/01, che sancisce appunto il seguente principio: “le amministrazioni pubbliche garantiscono ai propri dipendenti di cui all’articolo 2, comma 2, parità di trattamento contrattuale e comunque trattamenti non inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi”.

Se hai bisogno di aiuto, contattaci!

Studio Legale esperto in richieste di risarcimento danni in favore di azionisti di squadre di calcio

De Stefano & Iacobacci Avvocati è uno Studio Legale esperto in richieste di risarcimento danni in favore di azionisti di squadre di calcio, nelle ipotesi di danni nati dalle anomale vicende societarie ed amministrative.

I danni risarcibili si configurano soprattutto quando l’operato dei vertici societari non sia limpido e corretto, con particolare riferimento ad eventuali anomalie emergenti nei bilanci.

Ciò avviene ad esempio nei casi di aggiotaggio, false comunicazioni sociali ed altri reati in materia finanziaria; i quali possono ledere i diritti e gli interessi economici degli azionisti titolari dei titoli della società sportiva, che, quindi, possono chiedere il risarcimento del danno subito.

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