Avvocati esperti nel Recupero del Risarcimento Danni per le Famiglie delle Vittime di Incidenti Stradali

Avvocati esperti nel Recupero del Risarcimento Danni per le Famiglie delle Vittime di Incidenti Stradali

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci vanta anni di esperienza e competenza nella gestione dei casi di risarcimento danni ai familiari delle vittime di incidenti stradali, questo studio si è affermato come uno dei migliori del settore.

Nessun evento è più devastante di un tragico incidente stradale che porta alla perdita di una vita preziosa. Le famiglie di coloro che hanno perso la vita in tali circostanze affrontano una sofferenza insopportabile, oltre a dover fare i conti con problemi legali e finanziari.

Qui entra in gioco lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci, una squadra di avvocati dedicati e compassionevoli che hanno fatto della lotta per ottenere giustizia e il giusto risarcimento per queste famiglie la loro missione.

Le capacità di questo studio nel gestire con cura ed empatia i casi dei familiari delle vittime li distinguono come un faro di speranza in un momento così buio. Ogni membro dell’équipe comprende la delicatezza di tali situazioni e lavora instancabilmente per alleviare il peso delle preoccupazioni legali dai clienti, consentendogli di concentrarsi sul processo di elaborazione del lutto.

La chiave del successo dello Studio Legale De Stefano & Iacobacci risiede nella loro approfondita conoscenza del diritto civile e delle leggi riguardanti il risarcimento danni per incidenti stradali. Ogni caso viene affrontato con un’analisi meticolosa e un approccio strategico, garantendo che nessun dettaglio venga trascurato e che i diritti delle famiglie siano tutelati al massimo.

Grazie alla loro vasta esperienza, la loro reputazione è stata costruita sulla base di numerosi successi, ottenendo risarcimenti adeguati per le famiglie delle vittime e portando a una maggiore responsabilità da parte di coloro che hanno causato l’incidente. La tenacia e la dedizione dello Studio Legale De Stefano & Iacobacci sono note in tutto il paese, e le famiglie si affidano a loro per ottenere il sostegno di cui hanno bisogno in un momento così difficile.

In conclusione, se cercate un team legale altamente specializzato e competente nel campo del risarcimento danni per le famiglie delle vittime di incidenti stradali, lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci è la scelta migliore. La  reputazione di eccellenza e risultati parla da sé, e si impegneranno a combattere per ottenere giustizia e supporto per voi e i vostri cari.

Che in un momento di profonda angoscia, possiate trovare una luce di speranza con l’aiuto di professionisti legali come quelli dello Studio Legale De Stefano & Iacobacci.

Anche solo per una consulenza gratuita, contattaci!
E ti aiuteremo a risolvere il tuo caso!

Cosa fare in caso di incidente stradale: la guida completa

Cosa fare in caso di incidente stradale: la guida completa

Essere coinvolti in un incidente stradale può essere una esperienza stressante e traumatica. Ma cosa fare quando accade? In questo articolo ti guideremo passo per passo su cosa devi fare in caso di incidente stradale.

Assicurati che tutti siano al sicuro: bisogna assicurarsi che nessuno sia ferito e che tutti i veicoli coinvolti siano fuori dalla strada in modo da evitare ulteriori incidenti.

Chiedi aiuto: bisogna chiamare la polizia e/o un’ambulanza spiegare loro la situazione, ascoltando i loro consigli.

Raccogli informazioni: le informazioni sono da raccogliere dai conducenti, dai testimoni e dagli agenti di polizia, e sono poi da utilizzare queste informazioni per presentare una richiesta di risarcimento assicurativo.

Documenta i danni: bisogna documentare i danni subiti dal proprio veicolo e/o dalle persone coinvolte, in modo da presentare una richiesta di risarcimento assicurativo il più preciso possibile.

Contatta il tuo avvocato:  è importante contattare un avvocato per la gestione dell’incidente stradale.

La gestione dell’incidente stradale può essere complicata ed estremamente stressante, ma seguendo i passaggi che ti abbiamo descritto, puoi fare tutto il necessario per proteggerti e ottenere il risarcimento assicurativo a cui hai diritto. Se hai bisogno di assistenza legale, non esitare a contattare il nostro studio legale. Siamo qui per aiutarti.

La messa in mora incompleta e la mancata consegna del certificato di guarigione non rendono improcedibile la domanda risarcitoria

La messa in mora incompleta e la mancata consegna del certificato di guarigione non rendono improcedibile la domanda risarcitoria

Cassazione Civile Sez. 6  Ordinanza n. 15445 del 03/06/2021: La richiesta di risarcimento che la vittima di un sinistro stradale deve inviare all’assicuratore del responsabile, a pena di improponibilità della domanda giudiziale ex art. 145 c.ass., è idonea a produrre il suo effetto in tutti i casi in cui contenga gli elementi necessari e sufficienti perché l’assicuratore possa accertare le responsabilità, stimare il danno e formulare l’offerta, essendo pertanto irrilevante, ai fini della proponibilità suddetta, la circostanza che la richiesta sia priva di uno o più dei contenuti previsti dall’art. 148 c.ass., qualora gli elementi mancanti siano superflui ai fini della formulazione dell’offerta risarcitoria da parte dell’assicuratore

(Nella specie, la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza di merito che aveva dichiarato improponibile la domanda in ragione del fatto che la richiesta di risarcimento ex art. 145 c.ass. fosse priva di indicazioni circa l’attività lavorativa, il reddito del danneggiato e l’avvenuta guarigione con postumi permanenti, omettendo di considerare che la suddetta richiesta era stata rigettata per ragioni del tutto estranee ai dati asseritamente omessi).

Sei rimasto coinvolto in un sinistro ed hai bisogno di assistenza legale? Contattaci!

il risarcimento danni da sinistro non può superare il valore che aveva l’auto prima dell’incidente

…la domanda di risarcimento del danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica, con conseguente potere del giudice, ai sensi dell’art. 2058, secondo comma, cod. civ., di non accoglierla e di condannare il danneggiante al risarcimento per equivalente, ossia alla corresponsione di una somma pari alla differenza di valore del bene prima e dopo la lesione, allorquando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo…

Cass. civ., Sez. VI, 28 aprile 2014, n. 9367

la nomina di un RSPP non esonera il datore di lavoro dalla responsabilità per morte del dipendente

In materia di infortuni sul lavoro, il datore di lavoro non può andare esente da responsabilità, sostenendo esservi stata una delega di funzioni a tal fine utile, per il solo fatto che abbia provveduto a designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Difatti la presenza di un RSPP è obbligatoria ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. 626/1994 per l’osservanza di quanto previsto dal successivo art. 9, ma tale figura non coincide con quella, peraltro facoltativa, del dirigente delegato all’osservanza delle norme antinfortunistiche ed alla sicurezza dei lavoratori”. Ed infatti, per la Corte, il RSPP non può incidere in via diretta sulla struttura aziendale ma ha solo una funzione di ausilio finalizzata a supportare (e non a sostituire) il datore di lavoro nell’individuazione dei fattori di rischio nella lavorazione, nella scelta delle procedure di sicurezza e nelle pratiche di informazione e di formazione dei dipendenti. Dunque nonostante si proceda, come nel caso di specie, alla nomina di un RSPP il datore di lavoro conserva l’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi e di elaborare il documento relativo alle misure di prevenzione e protezione“.

Cass.pen., sez. IV, 16/12/2013, n. 50605

il coniuge separato ha diritto al (ridotto) risarcimento del danno da morte del congiunto in un sinistro stradale

Lo status di separato del danneggiato secondario, da fatto illecito del terzo, conforma lo stesso diritto al risarcimento, nella sua componente patrimoniale e non, e, quindi, rispetto al pretium doloris, alla lesione del rapporto parentale, al pregiudizio subito per effetto del venir meno di prestazioni patrimoniali del coniuge erogabili in vita dal congiunto in relazione ai bisogni della famiglia e della prole
Cass. Civ., sez. III, 12 Novembre 2013, n. 25415

è costituzionalmente legittima l’esclusione del lavoro di pubblica utilità nella guida in stato di ebbrezza in caso di sinistro

la Corte Costituzionale non riscontra alcuna irragionevolezza intrinseca nella scelta del legislatore di escludere la possibilità di sostituire la pena detentiva e pecuniaria irrogata per il reato di guida in stato di ebbrezza con quella del lavoro di pubblica utilità allorché la fattispecie risulti aggravata dal fatto di aver cagionato un incidente stradale;
e ciò poiché: la ratio dell’aggravante è da ricercarsi nella volontà del legislatore di punire più gravemente qualsiasi turbativa delle corrette condizioni di guida, in quanto ritenuta potenzialmente idonea a porre in pericolo l’incolumità personale dei soggetti e dei beni coinvolti nella circolazione a causa della strutturale pericolosità connessa alla circolazione dei veicoli che richiedono una particolare abilitazione alla guida;

Corte Costituzionale, il 21 ottobre 2013, ordinanza n. 247/2013

infortunistica stradale – risarcimento danni da sinistro – Avellino

L’incidente stradale è un sinistro in cui rimangano coinvolti veicoli, esseri umani o animali, fermi o in movimento, e dal quale derivino lesioni a cose, animali, o persone; esso può avere diverse nature, perciò i sinistri generalmente si distinguono in: mortali, con feriti, con danni al patrimonio. Riguardo alla dinamica abbiamo: tamponamento, urto frontale, urto laterale, urto frontale – laterale, investimento, urto contro ostacolo, fuoriuscita dalla sede stradale.

Quando avviene un sinistro stradale la parte che ha subito soli danni al veicolo, e laddove non vi siano danni/lesioni alle persone, può richiedere il “risarcimento diretto” alla propria compagnia di assicurazione; la richiesta di risarcimento danni deve essere contestuale alla denuncia dell’avvenuto sinistro alla propria compagnia assicuratrice. Se, invece, oltre ai danni materiali del mezzo, vi sono anche danni fisici alla persona, il danneggiato deve richiedere il risarcimento danni alla compagnia assicuratrice della controparte/danneggiante.

Per dubbi o consigli su come procedere nella richiesta risarcitoria contattateci a info@studiolegaledesia.com

nesso di causalità per danni da cose in custodia: onere della prova

ad avviso della Cassazione deve essere cassata la sentenza del giudice del merito che, in una causa diretta ad ottenere il risarcimento danni per una caduta asseritamente provocata dalla presenza di materiale di risulta precipitato dal soffitto e dalle pareti del vano scala condominiale, esclude la sussistenza di nesso causale solo perché non vi erano testi che avessero assistito alle modalità della caduta (il che dipende esclusivamente dal caso), senza scrutinare se a diverse conclusioni potesse in ipotesi pervenirsi sulla scorta dell’apprezzamento di fatti idonei ad ingenerare presunzioni, così consentendo di inferire la ricorrenza del fatto ignoto (causa della caduta) da quello noto (presenza di materiali di risulta) alla luce delle nozioni di fatto comune esperienza, che integrano com’è noto una regola di giudizio.

Corte di Cassazione Civile sentenza n. 9140/2013

 

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