L’Avvocato Danilo Iacobacci tratta con assiduità i reati per i quali il Tribunale di Avellino celebra più processi

L’Avvocato Danilo Iacobacci, cofondatore di De Stefano & Iacobacci Avvocati,  tratta con assiduità i reati per i quali il Tribunale di Avellino celebra più processi – sulla base dei dati oggi disponibili -, che sono quelli che offendono i beni giuridici più importanti, quali l’integrità fisica e psichica della persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione.

In particolare, i reati più frequenti sono:

  • Lesioni personali: sono lesioni fisiche che provocano una malattia o un’incapacità lavorativa per un periodo superiore a venti giorni.
  • Maltrattamenti: sono atti di violenza o sevizie ripetuti nei confronti di una persona, in particolare di un familiare.
  • Omicidio: è il reato che porta alla morte di un’altra persona.
  • Furto: è la sottrazione di beni mobili altrui.
  • Rapina: è la sottrazione di beni mobili altrui con violenza o minaccia.
  • Estorsione: è la richiesta di denaro o di altra utilità con minaccia di recare danno.
  • Concussione: è l’induzione di un pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio.
  • Corruzione: è l’offerta o la promessa di denaro o altra utilità a un pubblico ufficiale per ottenere un atto contrario ai doveri d’ufficio.
  • Abuso d’ufficio: è l’uso di poteri o facoltà per fini diversi da quelli per cui sono stati conferiti.

Questi reati possono avere conseguenze devastanti per le vittime, sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Le lesioni personali possono portare a disabilità permanenti o alla morte. I maltrattamenti possono causare traumi psicologici che possono durare per tutta la vita.

Gli omicidi privano una persona della vita, interrompendo la sua esistenza e il suo percorso di vita.

I furti, le rapine e le estorsioni possono causare danni economici significativi alle vittime.

La concussione, la corruzione e l’abuso d’ufficio possono danneggiare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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Cambio del sesso anagrafico e del nome senza intervento chirurgico: anche Campobasso accoglie le tesi di De Stefano & Iacobacci

Cambio del sesso anagrafico e del nome senza intervento chirurgico: anche il Tribunale di Campobasso accoglie le tesi di De Stefano & Iacobacci Avvocati

Cambio del sesso anagrafico e del nome senza intervento chirurgico: Campobasso entra a pieno titolo tra i Tribunali pionieristici sulla materia in Italia seguendo a ruota le sentenze dei tribunali irpini.

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Fabiola De Stefano è tra i più noti avvocati italiani ad occuparsi della materia, ed è il legale che ha generato la giurisprudenza di merito favorevole al cambio sesso e nome senza intervento chirurgico.

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Le risposte ai dubbi in materia di divorzio

Le risposte ai dubbi in materia di divorzio

Come divorziare

Il divorzio è la cessazione del vincolo matrimoniale. In Italia, il divorzio è stato introdotto nel 1970 con la legge n. 898.

Per divorziare, è necessario che entrambi i coniugi siano d’accordo. In questo caso, i coniugi possono divorziare consensualmente, presentando un ricorso al tribunale.

Se i coniugi non sono d’accordo, possono divorziare giudizialmente. In questo caso, il tribunale dovrà decidere le condizioni del divorzio, come l’assegnazione della casa coniugale, l’affidamento dei figli e il mantenimento.

Quali sono i diritti dei coniugi divorziati?

I coniugi divorziati hanno gli stessi diritti dei coniugi sposati, con le seguenti eccezioni:

  • Il coniuge divorziato non ha più il cognome del coniuge.
  • Il coniuge divorziato non ha più il diritto di succedere al coniuge.
  • Il coniuge divorziato non ha più il diritto di ricevere gli alimenti dal coniuge.

Come ottenere la separazione legale

La separazione legale è la cessazione della convivenza tra i coniugi. La separazione legale non scioglie il vincolo matrimoniale, ma permette ai coniugi di vivere separati.

Per ottenere la separazione legale, è necessario che uno dei coniugi presenti un ricorso al tribunale. Il tribunale concederà la separazione legale se ritiene che la convivenza tra i coniugi sia divenuta impossibile o gravemente compromessa.

Come ottenere l’affidamento dei figli

L’affidamento dei figli è il provvedimento del tribunale che stabilisce con chi i figli dovranno vivere dopo la separazione o il divorzio dei genitori.

Il tribunale, nell’attribuire l’affidamento dei figli, deve tener conto dell’interesse dei figli, valutando fattori quali l’età dei figli, le relazioni dei figli con i genitori, le condizioni economiche dei genitori e la salute dei genitori.

L’affidamento dei figli può essere esclusivo, quando i figli vivono con un solo genitore, oppure congiunto, quando i figli vivono con entrambi i genitori.

In caso di affidamento congiunto, i genitori devono concordare l’esercizio della potestà genitoriale, che comprende l’educazione, l’istruzione e la cura dei figli.

Procedura per il divorzio consensuale

La procedura per il divorzio consensuale è la seguente:

  1. I coniugi devono presentare un ricorso al tribunale. Il ricorso deve contenere le seguenti informazioni:

    • I dati anagrafici dei coniugi
    • La data del matrimonio
    • La data della separazione
    • Le condizioni del divorzio, concordate dai coniugi
  2. Il tribunale fissa un’udienza per discutere il ricorso. In udienza, il giudice deve verificare che i coniugi siano d’accordo sulle condizioni del divorzio.

  3. Se i coniugi sono d’accordo, il giudice pronuncia la sentenza di divorzio.

Procedura per il divorzio giudiziale

La procedura per il divorzio giudiziale è la seguente:

  1. Uno dei coniugi deve presentare un ricorso al tribunale. Il ricorso deve contenere le seguenti informazioni:

    • I dati anagrafici dei coniugi
    • La data del matrimonio
    • La data della separazione
    • Le ragioni del divorzio
  2. Il tribunale fissa un’udienza per discutere il ricorso. In udienza, il giudice deve ascoltare le parti e le prove presentate.

  3. Il tribunale decide le condizioni del divorzio, tenendo conto delle ragioni del divorzio e delle circostanze del caso.

Consigli per divorziare

Ecco alcuni consigli per divorziare:

  • Consigliarsi con un avvocato. Un avvocato può aiutarvi a comprendere i vostri diritti e le vostre opzioni.
  • Preparare la documentazione necessaria. È necessario presentare al tribunale tutta la documentazione necessaria, come il certificato di matrimonio, il certificato di separazione e le prove del divorzio.
  • Essere preparati a negoziare. In molti casi, il divorzio può essere risolto attraverso la negoziazione tra le parti.
  • Essere preparati a un lungo processo. Il processo di divorzio può essere lungo e costoso.
  • AFFIDARSI AD UNO STUDIO LEGALE SERIO

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Miglior studio legale esperto in colpa medica ad Avellino ed in Campania

La colpa medica nel diritto italiano

La colpa medica nel diritto italiano

La colpa medica è una responsabilità di natura civile che si configura quando, a causa di un errore, omissione o violazione degli obblighi inerenti all’attività sanitaria, si provoca un danno al paziente.

La responsabilità medica si configura quindi come una forma di responsabilità extracontrattuale, in quanto non deriva da un contratto tra medico e paziente, ma da un’obbligazione di natura generale, quella di non ledere i diritti altrui.

Elementi costitutivi della colpa medica

Gli elementi costitutivi della colpa medica sono:

  • L’azione o l’omissione del medico: la colpa medica può derivare da un’azione, come ad esempio un intervento chirurgico mal eseguito, o da un’omissione, come ad esempio la mancata diagnosi di una malattia.
  • Il nesso causale: è necessario che l’azione o l’omissione del medico sia stata la causa diretta e immediata del danno al paziente.
  • La colpa del medico: il medico deve aver agito con negligenza, imprudenza o imperizia, ossia con un comportamento non conforme alla diligenza che si richiede a un professionista della sua categoria.

La colpa medica in ambito civile

In ambito civile, la colpa medica si configura come un illecito civile, che dà luogo a un’azione di risarcimento del danno.

Il paziente che ha subito un danno a causa di un errore medico può quindi chiedere al medico o alla struttura sanitaria un risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti.

La colpa medica in ambito penale

In ambito penale, la colpa medica può configurare un reato, se l’errore medico è stato grave e ha causato la morte o gravi lesioni al paziente.

I reati di colpa medica possono essere:

  • Omicidio colposo: si configura quando la condotta del medico ha causato la morte del paziente.
  • Lesioni personali colpose: si configurano quando la condotta del medico ha causato lesioni fisiche o psichiche al paziente.

La responsabilità della struttura sanitaria

In caso di colpa medica, la responsabilità può ricadere non solo sul medico, ma anche sulla struttura sanitaria in cui il medico ha operato.

La struttura sanitaria è infatti responsabile per i danni causati ai pazienti dai suoi dipendenti, anche se questi hanno agito con colpa.

La responsabilità della struttura sanitaria può essere configurata in due modi:

  • Responsabilità contrattuale: la struttura sanitaria è responsabile per i danni causati al paziente ai sensi dell’art. 1218 c.c., in quanto il paziente ha stipulato un contratto con la struttura sanitaria.
  • Responsabilità extracontrattuale: la struttura sanitaria è responsabile per i danni causati al paziente ai sensi dell’art. 2043 c.c., in quanto ha violato un obbligo di diligenza.

Le linee guida

In ambito di responsabilità medica, le linee guida sono dei documenti che indicano le migliori pratiche da seguire in determinate situazioni.

Le linee guida possono essere utilizzate come criterio di valutazione della colpa del medico, in quanto dimostrano come un professionista della sua categoria avrebbe dovuto comportarsi in una determinata situazione.

Tuttavia, le linee guida non sono vincolanti per i medici, che possono decidere di adottare un trattamento diverso, se lo ritengono necessario.

Conclusione

La colpa medica è un tema complesso, che può avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti.

È importante che i pazienti siano consapevoli dei propri diritti e che, in caso di danno, si rivolgano a un avvocato per ottenere il risarcimento dei danni subiti.

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La revoca della sospensione della pena sospesa può aversi solo previa udienza camerale e mai de plano

La revoca della sospensione della pena sospesa può aversi solo previa udienza camerale e mai de plano

In accoglimento del ricorso dell’avv. Iacobacci la Corte di Cassazione riafferma il principio secondo cui nel procedimento per la revoca della sospensione condizionale della pena in sede esecutiva, disciplinato dall’art. 674 cod. proc. pen., devono essere osservate le disposizioni di cui all’art. 666, commi 3, 4 e 5, cod. proc. pen. – relative all’avviso della data di udienza alle parti ed ai difensori, alla presenza necessaria di questi ultimi e del Pubblico ministero ed all’assunzione delle prove in contraddittorio.

Esse hanno la precipua funzione di regolare la forma di tutti i procedimenti di competenza del giudice dell’esecuzione, essendo tassativamente previste dagli artt. 667, 672 e 676 cod. proc. pen. le ipotesi in cui quel giudice provvede senza formalità con ordinanza comunicata al pubblico ministero e notificata all’interessato, ai sensi dell’art. 667 cod. proc. pen., comma 4, cod. proc. pen. (Sez. 1, n. 3637 del 18/07/1994, Cipriano, Rv. 200047-01).

In applicazione di tali principi i quindi pacifico che il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione abbia deciso sulla revoca della sospensione condizionale della pena ex art. 674 cod. proc. pen. senza fissare udienza in camera di consiglio, alla stregua di quanto previsto, per tutti i procedimenti di esecuzione, dall’art. 666 cod. proc. pen., è affetto da una nullità di ordine generale e di carattere assoluto, rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, in quanto determinante l’omessa citazione del condannato e l’assenza del difensore in un caso in cui ne è obbligatoria la presenza (Sez. 1, n. 54869 del 05/06/2018, Cusinatti, Rv. 274556-01; Sez. 1, n. 20290 del 06/05/2008, Di Dia, Rv. 239994- 01; Sez. 2, n. 20904 del 03/04/2003, Giannini, Rv. 225089-01; Sez. 2, n. 5495 del 17/11/1999, dep. 2000, Esposito, Rv. 216349-01).

Scarica sentenza della Cass. Pen., Sez. 1, Num. 18246 Anno 2023

Avvocato esperto in risarcimento del danno da morte stradale – Avellino

Studio Legale esperto in risarcimento del danno da morte ad Avellino

Se avete perso un familiare a causa di un incidente stradale causato da un altro conducente, potete chiedere il risarcimento del danno da morte. Si tratta di una forma di tutela prevista dal nostro ordinamento giuridico per compensare il pregiudizio subito dai parenti della vittima.

Il risarcimento del danno da morte comprende sia il danno patrimoniale, cioè la perdita di reddito o di sostegno economico derivante dalla morte del familiare, sia il danno non patrimoniale, cioè il dolore morale e la sofferenza psicologica causati dalla perdita.

Per ottenere il risarcimento del danno da morte, è necessario dimostrare la responsabilità del conducente che ha causato l’incidente e l’entità del danno subito. A tal fine, è consigliabile rivolgersi ad uno studio legale formidabile nel fare ottenere il risarcimento danni ai familiari di vittime morte a seguito di un incidente stradale.

Un avvocato esperto e competente potrà assistervi in tutte le fasi della procedura, dalla richiesta alla compagnia assicurativa del responsabile fino all’eventuale azione giudiziaria. Inoltre, potrà valutare il caso concreto e calcolare l’importo del risarcimento spettante in base ai criteri stabiliti dalla giurisprudenza.

Uno studio legale formidabile nel fare ottenere il risarcimento danni ai familiari di vittime morte a seguito di un incidente stradale è lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci, che vanta una pluriennale esperienza nel settore e una continua attenzione alle novità normative e giurisprudenziali.

Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci offre una consulenza personalizzata e una assistenza qualificata ai propri clienti, garantendo la massima professionalità e trasparenza.

Se avete bisogno di un avvocato per il risarcimento del danno da morte, contattate lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci e sarete seguiti con competenza e dedizione.

In caso di arresto in Italia: cosa fare? – La guida definitiva

In caso di arresto in Italia, è importante mantenere la calma e seguire le istruzioni degli agenti di polizia. Qui di seguito trovi una guida generale per affrontare la situazione:
  1. Fornire le proprie generalità: fornisci i tuoi dati personali agli agenti di polizia, come nome, cognome, data di nascita e residenza attuale. In caso di estraneità rispetto all’azione giudiziaria in corso, puoi dimostrarla fornendo il proprio documento d’identità o patente di guida.

  2. Garantisciti il diritto all’informazione: chiedi agli agenti di polizia il motivo dell’arresto e, se ti è possibile, il darti una spiegazione di quanto sta accadendo. Hai il diritto di ricevere queste informazioni in ogni momento dell’arresto.

  3. Non autoaccusarti: non autoaccusarti di nulla e non fornire alcuna dichiarazione in assenza del tuo avvocato di fiducia.

  4. Richiedi assistenza legale: hai il diritto di parlare con un avvocato al più presto possibile, il quale ti rappresenterà legalmente e potrà proteggere i tuoi diritti e interessi. Se non conosci un avvocato, potrai richiederne uno di ufficio.

  5. Non firmare nulla prima di aver letto con attenzione il contenuto: evita di firmare qualsiasi documento fornito dagli agenti di polizia o da eventuali autorità giudiziarie senza averli letti con attenzione e, se necessario, con l’assistenza del tuo avvocato.

  6. Mantieni la calma: evita comportamenti violenti o aggressivi nei confronti degli agenti di polizia e dei tuoi compagni di cella, qualora ti venisse rifiutata la liberazione. Tutti i soggetti coinvolti, anche gli arrestati, hanno diritto a un trattamento dignitoso.

  7. Mantieni i contatti con il tuo avvocato: il tuo avvocato potrà tenerti informato sulla situazione giudiziaria in cui ti trovi e consigliarti cosa fare

  8. Se hai bisogno di un bravo avvocato penalista, contattaci!

Avvocati De Stefano & Iacobacci ancora un successo giudiziario nel cambio sesso anagrafico senza intervento chirurgico

Avvocati De Stefano & Iacobacci ancora un successo giudiziario nel cambio del sesso anagrafico senza intervento chirurgico

Il Tribunale di Avellino ha confermato la pionieristica giurisprudenza in materia di cambio del sesso anagrafico anche senza intervento chirurgico.

A pochi mesi di distanza dalla prima analoga pronuncia, il Tribunale irpino, con sentenza del 23 settembre scorso, ha consentito ad un giovane avellinese, assistito anche stavolta dallo studio legale De Stefano & Iacobacci, di poter ottenere di essere considerato a tutti gli effetti come una donna anche dallo Stato italiano.

I difensori del ragazzo, gli avvocati Fabiola De Stefano e Danilo Iacobacci, sono riusciti anche stavolta a convincere il Tribunale civile avellinese (presieduto da Maria Iandiorio e con giudice relatore Federica Rossi) che il ventenne irpino a partire dalla prima infanzia avesse assunto modalità comportamentali tipicamente femminili, ritrovandosi non nel suo genere anagrafico ma in quello femminile e vivendo in disforia di genere.

Il Tribunale ha consentito così, da oggi, al ragazzo di ottenere la rettificazione degli atti di stato civile, ordinando all’ufficiale di stato civile del comune di nascita, di procedere in conformità; d’ora in avanti il giovane avrà documenti al femminile e potrà vivere e sperimentarsi secondo il genere percepito.

 

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/avellino-cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-il-tribunale-da-ragione-a-giovane-avellinese_55171024-202202k.shtml?fbclid=IwAR0GtfC9Ul-8K5NTIU0jOx5cguF1gJcsQoc_L-dk-DTLgHuLblkc0mpAcpY

https://www.avellinotoday.it/cronaca/cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-confermata-prima-pronuncia.html

https://www.avellinotoday.it/cronaca/cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-sara-finalmente-puo-considerarsi-donna-anche-formalmente.html https://fb.watch/fM5tiaCH4f/

https://www.ottopagine.it/av/cronaca/305076/avellino-tribunale-riconosce-cambio-di-sesso-a-20enne-anche-senza-operazione.shtml

https://www.open.online/2022/09/24/avellino-cambio-sesso-documenti-20enne-sentenza-tribunale/

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/09/24/news/tribunale_avellino_riconosce_cambio_sesso_anagrafico-367087031/

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/quot-ci-sono-due-cose-che-non-si-chiedono-ragazza-trans-suo-325721.htm

https://www.irpinianews.it/cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-il-tribunale-di-avellino-da-ragione-a-giovane-avellinese/

https://www.ilmattino.it/avellino/avellino_cambio_sesso_senza_intervento_chirurgico-6948348.html

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa la dichiarazione dell’ Avv. Fabiola De Stefano dello studio De Stefano & Iacobacci :

La sentenza del Tribunale di Avellino è da definire come “storica” e segue un precedente di altra nostra assistita, emesso in estate dallo stesso Tribunale, ed ha accolto le nostre tesi circa la possibilità di mutare il sesso anagrafico senza mutare il sesso anatomico.

Il Tribunale di Avellino ha assecondato per la seconda volta le nostre richieste di ordinare all’Ufficio Anagrafe comunale di considerare come “donna” colei che per lo Stato italiano era fino ad un attimo prima considerata “uomo”, e ciò consentendole di prendere il nome a lei gradito, quello di Sara, al posto del nome maschile che le era stato dato alla nascita.

La storicità della pronuncia avellinese è nel fatto che Sara, per diventare anche per lo Stato italiano una donna con quel nome, non ha dovuto sottoporsi all’intervento chirurgico che anche anatomicamente avrebbe trasformato il suo corpo secondo i canoni anatomici femminili.

L’intervento Sara lo farà se lo vorrà, come scelta e non come obbligo dello Stato, il quale ha già compreso, rispettando il diritto alla salute di Sara, che lei è da considerare anche formalmente ciò che già si sente: ossia una donna”

Avv_Fabiola_De_Stefano_DeStefano&IacobacciAvvocati

https://youtu.be/xbxytiam8Mk

Avvocato Divorzista ad Avellino

L’Avvocato Fabiola De Stefano è un esperto avvocato Divorzista del foro di Avellino.

Il Divorzio è il procedimento giudiziario attraverso il quale si giunge alla cessazione degli effetti giuridici del matrimonio.

Presupposti del Divorzio sono la Separazione tra i coniugi ed inizialmente era il decorso di almeno tre anni dall’udienza presidenziale, cioè da quella udienza tenutasi innanzi al Presidente del Tribunale competente, durante la quale il Presidente tenta la conciliazione tra i coniugi e prende, in caso di esito negativo della stressa, i provvedimenti necessari ed urgenti in materia di mantenimento, di assegnazione della abitazione coniugale, e soprattutto, di affidamento e cura della prole.

La legge c.d. sul Divorzio breve (Legge 6 maggio 2015, n. 55) ha apportato notevoli modifiche normativo-temporali; infatti con riferimento alle separazioni giudiziali si riduce da tre anni a dodici mesi la durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio; il termine decorre – come attualmente previsto – dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale. Nelle separazioni consensuali, anche in caso di trasformazione da giudiziale in consensuale, si riduce a sei mesi la durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divorzio; il termine decorre analogamente dalla comparsa dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale. Quanto allo scioglimento anticipato della comunione legale, modificato è anche  l’art. 191 c.c. essa si verifica: in caso di separazione giudiziale, nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati; in caso di separazione consensuale, dalla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione dei coniugi dinanzi al presidente, purché successivamente omologato.

A seguito della Riforma Cartabia vi è la possibilità di presentare domanda contestuale di separazione e divorzio congiunti

La Riforma Cartabia infatti ha previsto la possibilità di una simultanea proposizione di giudizio di separazione e divorzio per i giudizi contenziosi, prevedendo che le parti, nello stesso ricorso che introduce il procedimento di separazione personale, possano presentare anche domanda di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio con le relative domande accessorie. La succitata norma dispone che “le domande così proposte sono procedibili decorso il termine a tal fine previsto dalla legge, e previo passaggio in giudicato della sentenza che pronuncia la separazione personale”.  A nostro avviso va ritenuto che vi sia la possibilità di proporre il cumulo delle domande anche nel caso di separazione e divorzio congiunti.

De Stefano & Iacobacci Avvocati è uno tra i più noti studi legali nella città di Avellino ad occuparsi in maniera costante ed efficace della materia di Separazioni e Divorzi.
Devi avviare una separazione od un divorzio?
Contattaci o contatta direttamente l’avv. Fabiola De Stefano o visita la pagina Separazioni e Divorzi.

Avvocato esperto in pignoramenti ad Avellino

L’Avv. Fabiola De Stefano è particolarmente esperta in pignoramenti.

Particolare attenzione è dedicata al Pignoramento di beni mobili, che apprende cose mobili di proprietà del debitore e/o nella casa del debitore e negli altri luoghi a lui appartenenti, nonché sulla persona stessa del debitore, come ad esempio il denaro contante, gli oggetti preziosi, i titoli di credito e ogni altro bene che appaia di sicura realizzazione.

Altrettanta attenzione è dedicata al Pignoramento di beni immobili, che può aversi anche per crediti di valore molto minore all’immobile pignorato.

Infine, tra le più utilizzate procedure v’è quella del Pignoramento presso terzi, la quale riguarda i crediti che il debitore ha verso terzi (es. conti correnti, stipendi, pensioni, cose del debitore in mano ad altri).

Se hai necessità di un avvocato particolarmente esperto in pignoramenti contatta direttamente l’Avv. Fabiola De Stefano.
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