In provincia di Avellino i procedimenti per “maltrattamenti contro familiari o conviventi” (art. 572 c.p.) sono ormai costanti. I Carabinieri della Stazione di Monteforte Irpino, su mandato dell’Autorità Giudiziaria, hanno eseguito a fine settembre 2025 un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di Avellino condannato a tre anni di reclusione per le violenze inflitte all’ex moglie.
L’uomo era già stato denunciato più volte per condotte abusive in ambito domestico. Dopo la condanna definitiva è stato portato in carcere. Telenostra+4Carabinieri+4Carabinieri+4
Questo ti dice due cose fondamentali:
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Il rischio di finire in custodia è reale, anche se “sono solo litigi di coppia”.
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Le denunce ripetute pesano moltissimo: fanno considerare l’imputato come pericoloso e abituale.
Attenzione però: non tutti i processi finiscono in condanna. Il Tribunale collegiale di Avellino ha anche assolto un imputato accusato di maltrattamenti con formula piena (“perché il fatto non sussiste”). Questo dimostra che le accuse vanno verificate punto per punto, e che anche la difesa dell’imputato può avere successo quando gli elementi concreti non reggono. Virgilio.it
Come parte il procedimento
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Spesso basta una chiamata al 112 o una richiesta d’aiuto in ospedale.
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Può scattare subito l’allontanamento dalla casa familiare o il divieto di avvicinamento.
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Nei casi più gravi può arrivare l’arresto in flagranza o l’ordine di custodia cautelare.
Se sei la persona accusata
Hai diritto a:
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essere assistito da un avvocato penalista durante l’interrogatorio;
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non rispondere senza difensore;
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chiedere subito la revoca o la modifica della misura cautelare davanti al GIP del Tribunale di Avellino.
Se sei la persona offesa
Puoi ottenere:
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misure di protezione urgenti;
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la costituzione di parte civile per chiedere risarcimento danni;
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supporto nel raccogliere referti, messaggi, registrazioni, testimonianze.