Il Governo italiano durante Consiglio dei ministri del 21/10/2024 ha approvato il decreto legge su migranti e Paesi sicuri.
Il 21 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato un nuovo decreto legge in materia di immigrazione, incentrato sui rimpatri e sulla designazione dei “Paesi sicuri”.
Questo provvedimento mira a rendere permanente e primaria la lista dei Paesi considerati sicuri per il rimpatrio, una lista che in passato veniva aggiornata annualmente tramite un decreto interministeriale.
L’obiettivo principale è agevolare il rimpatrio dei migranti irregolari e rafforzare il controllo sull’immigrazione, soprattutto dopo la recente sentenza del tribunale di Roma che ha messo in discussione l’efficacia del “piano Albania”, bloccando l’operazione che prevedeva il trasferimento di migranti in centri allestiti in quel Paese.
La normativa interviene per superare le difficoltà giuridiche sorte dopo la decisione del tribunale, che ha annullato il trattenimento di migranti trasferiti in Albania.
Questo decreto rappresenta una risposta diretta alle critiche mosse dalla magistratura italiana, che aveva sollevato dubbi di legittimità sul progetto.
Nonostante ciò, il governo Meloni ha dichiarato la sua intenzione di continuare a difendere i confini nazionali e di garantire che l’ingresso in Italia avvenga solo in maniera legale, ribadendo l’importanza del rispetto dell’accordo con l’Albania.
Inoltre, il decreto prevede che la lista dei Paesi sicuri diventi una norma di rango primario, rafforzando così l’autorità del governo nell’attuare rimpatri.
Questo provvedimento ha sollevato ulteriori tensioni tra governo e magistratura, con il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati che ha difeso l’indipendenza del potere giudiziario, affermando che non si tratta di un conflitto istituzionale, ma piuttosto di una differenza nell’interpretazione delle normative europee.
Questo decreto rappresenta una delle mosse chiave dell’esecutivo per affrontare l’immigrazione irregolare, in un contesto in cui le politiche migratorie rimangono al centro del dibattito politico.