Società agricole e liquidazione giudiziale: guida pratica per aziende e agriturismi
Quando una società agricola o un agriturismo si trovano in crisi finanziaria, può accadere che il tribunale venga investito di una richiesta di liquidazione giudiziale.
Ma non sempre questa procedura è applicabile: se l’impresa è prevalentemente agricola, rientra in un regime differente e non può essere trattata come una società commerciale.
Questa guida spiega come verificare la natura agricola dell’attività, quali prove raccogliere e come impostare la difesa
1. Le regole di riferimento
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Art. 2135 c.c.: definisce l’imprenditore agricolo e le attività connesse (trasformazione, vendita, agriturismo).
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Codice della Crisi d’Impresa (D.Lgs. 14/2019): esclude gli imprenditori agricoli dalla procedura di liquidazione giudiziale.
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Giurisprudenza di Cassazione: impone una valutazione “in concreto” della prevalenza agricola, senza automatismi basati su iscrizioni o qualifiche formali.
2. Come si valuta la prevalenza agricola
I parametri più utilizzati dai tribunali sono:
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Prevalenza economica: la maggior parte dei ricavi deve provenire da attività agricole.
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Prevalenza funzionale: l’attività connessa (es. agriturismo) deve derivare dai prodotti propri o dall’uso delle risorse aziendali.
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Prevalenza lavorativa: la maggior parte del lavoro aziendale deve essere dedicata alla coltivazione, allevamento o silvicoltura.
3. Documenti fondamentali da predisporre
Per sostenere la difesa è utile produrre:
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bilanci e registri IVA distinti per attività agricola e connessa;
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certificazioni IAP e iscrizioni CCIAA;
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titoli di possesso o conduzione dei terreni;
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elenco macchinari agricoli e attrezzature;
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contratti di lavoro del personale addetto alle coltivazioni;
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ricevute o contributi PAC, PSR e fondi regionali;
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relazione agronomica di parte.
4. Le zone svantaggiate (LFA) come argomento difensivo
Per le aziende situate in aree montane o svantaggiate, le soglie di redditività e produttività sono fisiologicamente inferiori.
In sede giudiziaria, questo può giustificare valori economici ridotti e sostenere la prevalenza agricola anche in presenza di un’attività agrituristica significativa.
5. Quando serve una CTU agronomica o contabile
La consulenza tecnica d’ufficio è spesso decisiva.
Un’adeguata relazione agronomica può dimostrare che i terreni, le strutture e il lavoro sono effettivamente destinati alla produzione agricola, mentre i ricavi dell’agriturismo derivano da prodotti propri o complementari.
6. Errori comuni da evitare
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affidarsi solo alle certificazioni formali senza dati economici;
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trascurare la ricostruzione dei flussi finanziari;
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non documentare la provenienza delle materie prime;
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non contestare le perizie avversarie che si basano su valutazioni generiche.
Conclusione
Ogni azienda agricola ha una storia a sé: per evitare errori e garantire una difesa solida, serve una strategia documentale e giuridica costruita caso per caso.
Lo Studio Legale De Stefano & Iacobacci affianca le imprese agricole in tutto il territorio nazionale nella verifica dei requisiti di prevalenza, nella predisposizione delle difese tecniche e nella rappresentanza dinanzi ai tribunali.
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