Ecco cosa stabilisce, in concreto, la Sentenza n. 130 del 2025 della Corte costituzionale

Ecco cosa stabilisce, in concreto, la Sentenza n. 130 del 2025 della Corte costituzionale:

🧭 Contesto e normativa

La pronuncia riguarda un giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale promosso da un giudice preliminare del Tribunale di Macerata, nell’ambito di un procedimento penale nei confronti di una persona accusata di rapina aggravata. La norma impugnata è il quinto comma dell’articolo 628 del codice penale ‒ che disciplina le aggravanti nelle rapine, tra cui il fatto commesso nei confronti di soggetti che si trovino al momento di prelevare denaro da istituti di credito o sportelli bancomat. (Corte Costituzionale)

⚖️ La decisione della Corte

  • La Corte ha dichiarato la parziale incostituzionalità del quinto comma dell’art. 628 c.p., nella parte in cui non consente di valorizzare la circostanza attenuante del vizio parziale di mente (prevista dall’art. 89 cod. pen.) quando è in concorrenza con l’aggravante prevista al terzo comma, n. 3‑quater. (Corte Costituzionale)
  • In pratica, attualmente quella norma esclude qualsiasi prevalenza di attenuanti come il vizio parziale di mente su determinate aggravanti specifiche, limitando eccezionalmente il bilanciamento previsto dal sistema del codice penale.

📌 Cosa significa, operativamente

  • Se una persona commette una rapina aggravata nel contesto specifico previsto (es. contro chi sta prelevando denaro da uno sportello automatico), ma soffre di vizio parziale di mente, fino ad oggi la legge impediva che questa circostanza attenuante potesse prevalere sull’aggravante.
  • La Corte ha ritenuto che tale preclusione sia contraria al principio di uguaglianza (art. 3 Cost.), perché non è motivata da una ragionevole coerenza rispetto al trattamento riservato ad altre categorie soggettive (come i minorenni) nelle stesse situazioni.
  • Ora, con questa pronuncia, la norma dovrà essere applicata consentendo, anche quando ricorrono aggravanti specifiche, che il giudice possa effettivamente tenere conto della condizione mentale dell’imputato nel determinare la pena.

📄 Riepilogo

Aspetto Dettaglio
Norma impugnata Art. 628 c.p., 5° comma
Tema centrale Divieto di valorizzazione del vizio parziale di mente contro determinate aggravanti
Decisione Corte Parziale illegittimità, perché viola il principio di uguaglianza
Effetto pratico Possibilità per l’imputato con vizio parziale di mente di ottenere una pena più favorevole, a fronte di specifiche aggravanti

In sintesi, la Sentenza n. 130/2025 introduce una modifica significativa nel bilanciamento tra aggravanti e attenuanti: apre alla possibilità che chi presenta un vizio parziale di mente possa fruire di una riduzione di pena anche se ha commesso una rapina aggravata secondo le modalità previste dal codice penale.

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