L’adozione di figli minori da parte di coppie omosessuali in Italia nel 2024 | stepchild adoption

L’adozione di figli minori da parte di coppie omosessuali in Italia nel 2024

di De Stefano & Iacobacci Avvocati

L’adozione di figli minori da parte di coppie omosessuali in Italia nel 2024 rappresenta un tema di grande rilevanza sociale, politica e giuridica, ma anche oggetto di dibattito e controversie. La questione è strettamente legata alla normativa vigente, all’evoluzione dei diritti civili e al confronto tra le forze politiche e l’opinione pubblica.
Normativa attuale e contesto giuridico

Ad oggi, in Italia, l’adozione di minori da parte di coppie omosessuali non è esplicitamente riconosciuta dalla legge.

La normativa di riferimento rimane la legge n. 184 del 1983, che disciplina l’adozione e l’affido dei minori e prevede che solo le coppie sposate possano adottare congiuntamente un minore.

Dato che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è ancora consentito in Italia, le coppie omosessuali non possono accedere all’adozione congiunta.

Tuttavia, con la legge n. 76 del 2016, che ha introdotto le unioni civili per le coppie dello stesso sesso, si è aperto un dibattito sui diritti delle famiglie arcobaleno. Questa legge ha rappresentato un passo avanti significativo nel riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, ma non ha risolto la questione delle adozioni.

Un aspetto importante del contesto giuridico italiano riguarda la cosiddetta “stepchild adoption”, che consente a una persona di adottare il figlio biologico del proprio partner. Sebbene non vi sia un riconoscimento esplicito nella legge delle unioni civili del 2016, la giurisprudenza ha talvolta concesso l’adozione in casi specifici.

Diversi tribunali italiani, attraverso sentenze, hanno riconosciuto la possibilità della stepchild adoption per le coppie omosessuali, sulla base del principio del superiore interesse del minore, sancito dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo e dalla Costituzione Italiana (art. 30 e 31).

Evoluzione giurisprudenziale

La giurisprudenza italiana negli ultimi anni ha avuto un ruolo centrale nel colmare il vuoto legislativo riguardante i diritti delle coppie omosessuali e l’adozione. In più casi, i tribunali hanno accolto istanze di adozione da parte di partner dello stesso sesso, riconoscendo che il benessere del minore è la priorità assoluta. Diverse sentenze hanno affermato che l’orientamento sessuale dei genitori non deve influenzare la capacità di prendersi cura di un bambino, enfatizzando il principio dell’interesse superiore del minore.

Ad esempio, la Corte di Cassazione ha stabilito in più occasioni che la stepchild adoption è possibile per le coppie omosessuali, poiché la continuità affettiva e familiare è un valore da tutelare. Tuttavia, tali decisioni sono basate su interpretazioni giudiziarie e non su una legge chiara e universale che riconosca il diritto delle coppie gay di adottare in maniera paritaria rispetto alle coppie eterosessuali.

La Corte di Cassazione si è espressa in più occasioni sulla stepchild adoption a partire dal 2016, anno in cui sono iniziate le prime sentenze che riconoscevano questa forma di adozione in casi specifici. In particolare:

– 2016: In seguito all’approvazione della legge sulle unioni civili, sono iniziate alcune sentenze significative che hanno riconosciuto la stepchild adoption in relazione a coppie omosessuali. La prima decisione importante in questo senso fu della Corte di Appello di Roma.
– 2018: La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12962/2016, ha confermato la possibilità della stepchild adoption in casi di famiglie omogenitoriali, sottolineando che l’interesse superiore del minore fosse preminente rispetto alla struttura familiare.
– 2019: In un’altra sentenza significativa (n. 12193/2019), la Cassazione ha ribadito che la stepchild adoption può essere concessa per tutelare il legame affettivo e la continuità familiare per i minori, nonostante l’assenza di una legge esplicita in merito.

La giurisprudenza è stata quindi fondamentale nel concedere, caso per caso, il riconoscimento della stepchild adoption per coppie omosessuali, pur in assenza di una legge specifica.

Il dibattito politico e sociale

Nel 2024, il dibattito sull’adozione da parte delle coppie omosessuali in Italia rimane estremamente polarizzato.

Da un lato, ci sono forze politiche e movimenti sociali che spingono per una riforma della legge sulle adozioni, affinché anche le coppie omosessuali abbiano pieno diritto di adottare minori.

Questi sostenitori fanno leva su studi che dimostrano che i bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali non mostrano differenze significative rispetto a quelli cresciuti in famiglie eterosessuali in termini di benessere emotivo, sviluppo psicologico e successo scolastico.

Dall’altro lato, ci sono forze politiche e parte dell’opinione pubblica che rimangono contrarie a queste forme di adozione, spesso per motivi legati a convinzioni religiose o alla preservazione di un modello di famiglia tradizionale.

In particolare, esponenti di partiti conservatori e associazioni cattoliche sostengono che i bambini abbiano il diritto di crescere con una madre e un padre, mettendo in discussione il modello di famiglia omogenitoriale.

Prospettive future

Nonostante le resistenze politiche, è possibile che il quadro normativo italiano possa evolversi nei prossimi anni. In Europa, paesi come la Spagna, il Portogallo, la Francia e l’Inghilterra hanno già riconosciuto il diritto all’adozione per le coppie omosessuali.

Questo crea una pressione sociale e culturale anche sull’Italia, che rimane uno dei pochi grandi paesi europei a non aver adottato una legislazione esplicita in tal senso.

A livello europeo, inoltre, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha più volte sottolineato l’importanza di non discriminare in base all’orientamento sessuale, suggerendo che il futuro della normativa italiana potrebbe essere guidato da ulteriori pressioni internazionali e da sviluppi nel quadro giuridico comunitario.

Conclusione

Nel 2024, l’adozione di minori da parte di coppie omosessuali in Italia è un tema ancora non risolto a livello legislativo, sebbene le sentenze dei tribunali abbiano aperto la strada al riconoscimento di alcuni diritti, come la stepchild adoption.

Il dibattito politico è acceso, con visioni contrastanti sul tema e prospettive diverse su una possibile evoluzione legislativa.

In ogni caso, la tutela del minore e il suo interesse superiore rimangono i criteri fondamentali che guidano le decisioni giuridiche e il dialogo sociale.

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