non concorrono nel reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p.) i soggetti che hanno trasferito denaro avendo solo sospetti dell’illecita provenienza

non concorrono nel reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p.) i soggetti che hanno trasferito denaro avendo solo sospetti dell’illecita provenienza di esso da una truffa informatica avvenuta attraverso il c.d. phishing; sostiene la Corte – Cass. pen. Sez. II, 1 luglio 2011, n. 25960 – che perchè possa ravvisarsi il dolo eventuale si richiede più di un semplice motivo di sospetto, rispetto al quale l’agente potrebbe avere un atteggiamento psicologico di disattenzione, di noncuranza o di mero disinteresse; è necessaria una situazione fattuale di significato inequivoco, che impone all’agente una scelta consapevole tra l’agire, accettando l’eventualità di commettere una ricettazione, e il non agire, perciò, richiamando un criterio elaborato in dottrina per descrivere il dolo eventuale, può ragionevolmente concludersi che questo rispetto alla ricettazione è ravvisabile quando l’agente, rappresentandosi l’eventualità della provenienza delittuosa della cosa, non avrebbe agito diversamente anche se di tale provenienza avesse avuta la certezza … Per integrare l’elemento soggettivo nel delitto di riciclaggio è sufficiente il dolo generico, ma è necessaria la consapevolezza concreta della provenienza della cosa da delitto (Cass. Sez. 2, Sentenza n. 546 del 07/01/2011 Ud. (dep. 11/01/2011) Rv. 249445). Nel caso di specie difetta del tutto la consapevolezza concreta della provenienza da delitto del denaro transitato sul c/c degli imputati…

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