La normativa di riferimento italiana sui rimpatri
di De Stefano & Iacobacci Avvocati
La normativa di riferimento
La normativa italiana in materia di rimpatri è contenuta nel Decreto Legislativo 286/1998, che disciplina la disciplina dell’immigrazione e dell’asilo. Il decreto è stato successivamente modificato da una serie di leggi e decreti, tra cui il Decreto Legislativo 142/2015, che ha recepito la Direttiva rimpatri 2008/115/CE.
I principi generali
La normativa italiana in materia di rimpatri si basa sui seguenti principi generali:
- Il rimpatrio è un atto amministrativo, che deve essere disposto dal questore competente.
- Il rimpatrio può essere disposto solo nei confronti di stranieri irregolari, ovvero stranieri che si trovano sul territorio italiano in violazione delle norme sull’immigrazione.
- Il rimpatrio deve essere effettuato nel rispetto dei diritti umani, in particolare del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto alla protezione internazionale.
Le procedure di rimpatrio
Le procedure di rimpatrio in Italia possono essere suddivise in due fasi:
- La fase amministrativa, in cui il questore adotta un provvedimento di rimpatrio e lo notifica allo straniero.
- La fase esecutiva, in cui lo straniero viene trattenuto in un CPR e poi rimpatriato nel suo Paese di origine.
Il trattenimento in CPR
Lo straniero irregolare che è destinatario di un provvedimento di rimpatrio può essere trattenuto in un CPR per un periodo massimo di 90 giorni. Il trattenimento può essere prorogato per un periodo massimo di ulteriori 90 giorni, ma solo in casi specifici, come la mancanza di collaborazione dello straniero o la difficoltà a ottenere il rimpatrio.
Il rimpatrio
Il rimpatrio può essere effettuato con diversi mezzi, tra cui:
- Il rimpatrio volontario, in cui lo straniero accetta spontaneamente di lasciare il territorio italiano.
- Il rimpatrio forzato, in cui lo straniero viene accompagnato con la forza nel suo Paese di origine.
I dati relativi ai rimpatri in Italia
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, nel 2022 sono stati rimpatriati in Italia 45.021 stranieri irregolari. Di questi, 24.050 sono stati rimpatriati volontariamente e 20.971 sono stati rimpatriati forzosamente.
Soluzioni alternative alla proposta del Ministro Piantedosi
La proposta del Ministro Piantedosi di estendere il limite massimo di permanenza nei CPR è stata accolta con critiche da parte di alcune organizzazioni non governative, che la considerano una forma di detenzione amministrativa ingiustificata.
In alternativa alla proposta del Ministro Piantedosi, è possibile considerare le seguenti soluzioni:
- Migliorare la cooperazione con i Paesi di origine, in modo da rendere più facile e veloce il rimpatrio degli stranieri irregolari.
- Promuovere il rimpatrio volontario, attraverso l’offerta di servizi e assistenza agli stranieri irregolari che desiderano lasciare l’Italia.
- Adottare misure di contrasto all’immigrazione irregolare, come il rafforzamento dei controlli alle frontiere e la prevenzione dei traffici di esseri umani.