nuova sede legale Air France in Italia

Viste le difficoltà di notifica delle citazioni di recente riscontrate per il trasferimento della sede italiana di Air France, vi comunichiamo che è:

Air France Italia SA con sede legale ed amministrativa Via Mantegna, 6 00054 FIUMICINO (RM)

Codice Fiscale 02418530586, Partita IVA 01055861007, registrata presso il tribunale di Roma al n. 3848/1998 con Rag. Soc. “Società costituita in base a leggi di altro Stato” – CCIAA di Roma Registro Ditte n. 153194

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Il pagamento dei lavori condominiali spetta al venditore dell’appartamento

E’ obbligato a contribuire alle spese di manutenzione straordinaria dell’edificio è chi era condomino al momento della delibera assembleare ha disposto l’esecuzione dei lavori.

Il fatto che poi abbia venduto l’unità immobiliare prima che siano stati approvati tutti gli stati di ripartizione delle spese inerenti i lavori può solo impedire che sia emesso il decreto ingiuntivo con la clausola di immediata esecutività ex art. 63, comma 1, disp. att. c.c., ma sicuramente  non estingue il debito originario del cedente, che rimane azionabile in sede di processo di cognizione, o di ingiunzione ordinaria di pagamento.

così deciso dalla Cassazione civile con Ordinanza n. 15547 del 22 giugno 2017

Le modalità di campionamento sbagliato annullano le sanzioni dell’ARPAC

Sui ricorsi di due persone giuridiche, il Tribunale di Avellino ha accolto la tesi secondo la quale le modalità di campionamento sbagliato portano all’annullamento delle sanzioni dell’ARPAC.

Infatti, con due sentenza dello stesso giorno il TRIBUNALE di AVELLINO, SEZIONE PRIMA CIVILE, sent. 19/05/2017, ha dichiarato l’illegittimità del metodo di campionamento prescelto dall’ARPAC per la scorrettezza del prelievo dei campioni.

Il  caso il prelievo dei campioni sbagliato può determina un indagine con  carattere solo conoscitivo e non già sanzionatorio.

Annullate perciò le sanzioni dell’Arpac.

Se ne parla anche su ottopagine

Avvocato tribunale imprese Avellino

Con l’istituzione del Tribunale delle Imprese è nata l’esigenza di una figura legale specialistica che possa tutelare le persone giuridiche innanzi a questa nuova figura giurisdizionale.

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La sosta sulle strisce blu deve potersi pagare col bancomat

Se l’apparecchiatura per pagare la sosta sulle strisce blu non ha il dispositivo che consente il pagamento a mezzo bancomat della sosta, la multa è nulla.
Questo l’orientamento dei giudici di pace in merito, a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di stabilità del 2016.
Si veda ad esempio Giudice di Pace di Fondi

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L’abrogazione del reato fa venire meno anche le statuizioni civili

www-studiolegaledesia-com_avvocati_avellinoCon la sentenza n. 46688 del 2016, le Sezioni Unite Penali della Corte hanno interrogate circa il Se, in caso di sentenza di condanna relativa ad un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile ai sensi del Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, debba revocare anche i capi della sentenza che concernono gli interessi civili”, hanno risposto che In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile, ai sensi del Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, deve revocare anche i capi della sentenza che concernono gli interessi civili. Il giudice della esecuzione, viceversa, revoca, con la stessa formula, la sentenza di condanna o il decreto irrevocabili, lasciando ferme le disposizioni e i capi che concernono gli interessi civili.
 
Si sono ovviamente formate una serie di sentenze conformi, es. Cass. Penale Sent. Sez. 5 Num. 55077 Anno 2016.

Per il calcolo dei redditi del gratuito patrocinio, quali sono i familiari/conviventi?

 

penna-de-stefano-iacobacciLa Cassazione interviene sulla questione del calcolo dei redditi ai fini del gratuito patrocinio, ed in particolare di quali siano i familiari/conviventi da prendere in considerazione. Si impone, cioè, al Giudice una concreta indagine sulla reale situazione di fatto, al di là dei formalismi e delle residenze.

Leggendo Cassazione Penale,  sez. IV, 28 ottobre 2016, n. 45511, apprendiamo che “non è sufficiente di certo la formale ed anagrafica situazione di convivenza o di mera coabitazione se essa non corrisponde a quella effettiva nei frattempo sopravvenuta – per includere tout court i redditi dei soggetti coabitanti o conviventi nei coacervo reddituale del soggetto istante. Ma tale dato – che avrebbe dovuto impegnare il giudice di merito ad una accurata verifica delle effettive circostanze di fatto – non è stato in alcun modo recepito e considerato ed in relazione ad esso la motivazione appare carente, e puramente formale, fondata sul dato, a sua volta formale, dell’Agenzia delle Entrate.

Ne segue che il provvedimento impugnato va annullato con rinvio per un nuovo esame.

Il giudice del rinvio dovrà comunque tenere conto che la valutazione del reddito deve essere effettuata valutando in punto di fatto le situazioni di convivenza da cui derivano stabili legami di mutua assistenza (cfr. questa sez. 4, n. 22635 del 7/4/2005, Rv. 231791 secondo cui “La nozione di convivenza, rilevante ai fini dell’individuazione dei soggetti il cui reddito deve essere computato con quello dell’interessato all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, implica il rapporto di stretta coabitazione. Non si ha, pertanto, convivenza nella situazione di fatto da cui possono derivare incrementi patrimoniali per occasionali ed episodici contributi di persone legate all’interessato da un particolare rapporto affettivo, ma non inserite nella sua organizzazione economica familiare).

Questa Corte di legittimità ha anche più volte precisato che, nel valutare il reddito familiare complessivo, occorre fare riferimento non tanto alla famiglia anagrafica, quanto al nucleo familiare di fatto, ovvero a quei legami di stabile convivenza da cui deriva una situazione di mutua e non episodica assistenza. Si è ritenuto, in altri termini, di ancorare la concessione del beneficio alla valutazione della situazione economica “effettiva” del richiedente (desumibile da dati ulteriori rispetto a quello formale della situazione anagrafica)”

I requisiti per l’ammissione sono descritti quì

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Numerose multe annullate per il tutor di Avellino – Autostrada A16

penna-de-stefano-iacobacciIl Tutor sull’Autostrada A16 è oggetto di numerosi ricorsi degli automobilisti.

Il Giudice di Pace di Avellino, con diverse sentenze (803/2016, 922/2016, 923/2016, 1625/2016) sta accogliendo le doglianze dei multati sotto diversi profili, tra i più gettonati: il tutor non sarebbe tarato e mancherebbe il decreto prefettizio di riduzione ad 80 km/h della velocità sul tratto autostradale.

Sulla responsabilità disciplinare del notaio in ipotesi di omissione della dichiarazionedi conformità allo stato di fatto dei dati catastali relativi all’identificazione ed alla capacità reddituale del bene

Ad avviso di Cass.Civ., sez. II, 3 giugno 2016, n. 11507, ricorre la responsabilità disciplinare del notaio, a norma della L. 16 febbraio 1913, n. 89, art. 28, comma 1, n. 1, per aver redatto un atto espressamente proibito dalla legge, in ipotesi di omissione della dichiarazione, richiesta dalla L. 27 febbraio 1985, n. 52, art. 29, comma 1 bis, di conformità allo stato di fatto dei dati catastali relativi all’identificazione ed alla capacità reddituale del bene, senza che rilevi la sola dichiarazione di conformità della planimetria dell’immobile, a sua volta recante i dati catastali identificativi. Trattasi, peraltro, agli effetti della L. 16 febbraio 1913, n. 89, art. 28, di nullità inequivoca ed indiscutibile, in quanto testuale, ovvero espressa dalla lettera del citato art. 29, comma 1 bis.

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