Demansionamento, trasferimenti forzati, pressioni sul lavoro: quando scatta il diritto al risarcimentO
a cura dell’ Avv. Fabiola De Stefano
Quando parliamo di “demansionamento”
Il demansionamento avviene quando il lavoratore è costretto a svolgere mansioni inferiori rispetto a quelle previste dal contratto. Può essere:
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Esplicito: ordine formale dell’azienda;
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Sotterraneo: svuotamento di competenze, isolamento, “parcheggio” in ruoli inutili.
Trasferimenti punitivi o forzati
Molti lavoratori avellinesi ci contattano dopo essere stati:
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trasferiti in altra sede senza motivazione;
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spostati per ritorsione (post-malattia, maternità, controversie interne);
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messi sotto pressione per “auto-dimissionarsi”.
Tutte queste ipotesi possono dare luogo a una violazione dell’art. 2103 c.c. e/o mobbing, con diritto al risarcimento.
Cosa puoi fare:
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Conservare tutte le comunicazioni scritte (mail, messaggi);
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Annotare date e nomi dei colleghi/testimoni;
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Chiedere subito un parere legale per valutare la strada giudiziale.
Esempi reali (senza dati personali)
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“Impiegato commerciale trasferito a 120 km senza ragione: reintegrato e risarcito di €14.000”.
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“Operatrice ospedaliera dequalificata dopo assenza per maternità: ottenuto risarcimento morale e cambio reparto”.
Procedura al Tribunale di Avellino
Il ricorso si presenta con urgenza davanti alla Sezione Lavoro. I tempi di trattazione sono mediamente più rapidi rispetto al contenzioso civile ordinario.