Due mamme, un solo figlio: la Corte Costituzionale dice sì

LA CORTE COSTITUZIONALE con SENTENZA N. 68 dell’ANNO 2025 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 8 della legge 19 febbraio 2004, n. 40 (Norme in materia di procreazione medicalmente assistita), nella parte in cui non prevede che pure il nato in Italia da donna che ha fatto ricorso all’estero, in osservanza delle norme ivi vigenti, a tecniche di procreazione medicalmente assistita ha lo stato di figlio riconosciuto anche della donna che, del pari, ha espresso il preventivo consenso al ricorso alle tecniche medesime e alla correlata assunzione di responsabilità genitoriale.

La pronuncia deriva da un giudizio promosso dal Tribunale di Lucca nel giugno 2024, che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale degli articoli 8 e 9 della legge 40/2004 (norme sulla procreazione medicalmente assistita, PMA), in combinato con l’art. 250 c.c.

Oggetto del contendere: la mancata possibilità per la “madre intenzionale” (la compagna che si sottopone insieme alla madre biologica alla PMA) di essere riconosciuta legalmente come genitore del bambino nato all’estero, all’atto della trascrizione della nascita in Italia.

Dichiarazione di incostituzionalità

La Corte ha dichiarato incostituzionale l’art. 8 della legge 40/2004, nella parte in cui sempre nega il riconoscimento legale del figlio anche alla madre intenzionale nei casi di PMA eterologa realizzata all’estero

Ragioni della decisione

Il divieto viola il miglior interesse del minore, che ha diritto a un’origine familiare stabile e riconosciuta già alla nascita.

Crea una discriminazione ingiustificata: riconosce la madre biologica ma non quella che ha assunto congiuntamente la responsabilità genitoriale. Ciò contrasta con gli articoli 2 (diritto all’identità), 3 (uguaglianza) e 30 (protezione della famiglia) della Costituzione .

Da oggi, alla trascrizione dell’atto di nascita in Italia, sarà possibile che il figlio nato all’estero sia riconosciuto fin da subito da entrambe le madri (biologica e intenzionale).

La sentenza rappresenta un passo significativo verso il pieno riconoscimento delle famiglie omogenitoriali e l’eguaglianza dei diritti genitoriali in Italia .

In breve, la Sentenza n. 68/2025 sancisce che, in caso di PMA effettuata legittimamente all’estero da una coppia di donne, entrambe le madri – biologica e intenzionale – devono essere riconosciute dal sistema giuridico italiano sin dalla nascita del minore, nel rispetto del suo diritto all’identità e alla continuità familiare.

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Guida Completa ai Diritti LGBTQ+ in Italia (2024)

Guida Completa ai Diritti LGBTQ+ in Italia (2024)

by Fabiola De Stefano co-founder De Stefano & Iacobacci Avvocati

1. Panoramica Storica e Contesto Legale

L’Italia ha compiuto significativi progressi nei diritti LGBTQ+ negli ultimi decenni, ma il percorso è stato lungo e complesso. Il cambiamento delle leggi e delle politiche riflette sia i progressi sociali che le continue sfide culturali.

Leggi Fondamentali:
  • Decriminalizzazione dell’omosessualità: L’omosessualità è stata decriminalizzata nel 1889 con il Codice Zanardelli.
  • Legge sulle Unioni Civili: Nel 2016, l’Italia ha introdotto le unioni civili per coppie dello stesso sesso, riconoscendo molti dei diritti delle coppie sposate, ma senza permettere l’adozione congiunta.
  • Leggi contro la discriminazione: La legge Mancino del 1993 e successive modifiche includono protezioni contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

2. Diritti Attuali delle Persone LGBTQ+

Unioni Civili e Matrimonio:
  • Le coppie dello stesso sesso possono formare un’unione civile con diritti simili a quelli del matrimonio, esclusa l’adozione congiunta.
  • Il matrimonio egualitario non è ancora riconosciuto.
Adozione e Genitorialità:
Riconoscimento del Genere:
Protezione contro la Discriminazione:
  • Le leggi antidiscriminazione coprono vari ambiti, incluso il lavoro e l’accesso ai servizi, ma non sempre sono efficacemente applicate.

3. Prospettive di Modifica

Matrimonio Egualitario:
  • Le pressioni per la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso sono in aumento. Diverse proposte di legge sono state presentate, ma la resistenza politica e culturale è ancora forte.
Adozioni:
Riconoscimento del Genere:
  • Esistono pressioni per eliminare il requisito dell’intervento chirurgico per il riconoscimento legale del genere, allineandosi con le raccomandazioni internazionali sui diritti umani.
Educazione e Sensibilizzazione:
  • L’educazione alle tematiche LGBTQ+ nelle scuole è un tema controverso. Alcuni programmi sono stati introdotti, ma la loro applicazione varia notevolmente tra le regioni.

4. Sfide Future

Culturali e Sociali:
  • La società italiana è ancora divisa sulle questioni LGBTQ+. Le influenze religiose e conservative restano forti, ostacolando ulteriori progressi.
  • La visibilità e l’accettazione sociale delle persone transgender e non binarie rimangono limitate.
Politiche e Legislative:
  • L’instabilità politica e la variabilità delle priorità dei governi possono rallentare le riforme. Le coalizioni di governo influenzano fortemente le politiche sui diritti civili.
  • L’implementazione delle leggi esistenti è spesso disomogenea, con differenze significative tra le varie regioni.

5. Conclusione

L’Italia ha fatto passi importanti verso l’uguaglianza per le persone LGBTQ+, ma rimangono significative sfide. Il futuro dei diritti LGBTQ+ in Italia dipenderà da come il paese affronterà questioni culturali e legislative, nonché dall’influenza dei movimenti sociali e delle pressioni internazionali.

Risorse Utili:
-> Diritti LGBTQ+ e Corte Europea dei diritti dell’Uomo

Nota: Questa guida riflette la situazione aggiornata al 2024 e può variare con il tempo. Per informazioni aggiornate, consultare le fonti ufficiali e le organizzazioni per i diritti LGBTQ+.

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