La nuova disciplina delle intercettazioni 2018

Il 29/12/2017 il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto legislativo che riforma la disciplina delle intercettazioni, il n. 216/2017, titolato appunto Disposizioni in materia di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 84, lettere a) , b) , c) , d) ed e) , della legge 23 giugno 2017, n. 103.

Puoi leggerlo qui

Puoi consultare la relazione illustrativa sul sito della camera a questo link

Si possono usare virus informatici quali strumenti di indagine per gravi reati

Le SS.UU. penali sono state chiamate a chiarire se anche nei luoghi di privata dimora (di cui all’articolo 614 c.p.), pure non singolarmente individuati e anche se ivi non si stia svolgendo l’attività criminosa, sia consentita l’intercettazione di conversazioni o comunicazioni tra presenti, mediante l’installazione di un “captatore informatico” in dispositivi elettronici portatili (ad es., personal computer, tablet, smartphone ecc.).

La risposta è stata positiva con riguardo ai procedimenti relativi a delitti di criminalità organizzata, anche terroristica (a norma dell’art. 13 d.l. n. 152 del 1991), intendendosi per tali quelli elencati nell’art. 51, commi 3-bis e 3-quater, cod. proc. pen., nonché quelli comunque facenti capo a un’associazione per delinquere, con esclusione del mero concorso di persone nel reato.

vedi Cass., Sez. Un., c.c. 28 aprile 2016.

Chiama lo Studio!