SOS PENALE AVELLINO – Avvocato penalista ad Avellino

Se sei un imputato, un indagato, una persona offesa dal reato o danneggiata da un reato altrui o se sei un condannato, un detenuto oppure un familiare, e necessiti di una consulenza legale in MATERIA PENALE oppure di assistenza legale penale in sede giudiziaria puoi inviare la tua richiesta di aiuto all’avvocato Danilo Iacobacci .

Potrai chiedere aiuto per processi penali che stanno iniziando, che sono già in corso, che si trovano in primo grado, in secondo grado o in Cassazione; oppure per incidenti di esecuzione e Sorveglianza, Revisione o Ricorso straordinario in Cassazione.

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    Diritto dell’Esecuzione penale e Sorveglianza | Avvocato Avellino

    L’avvocato Iacobacci presta assistenza ai soggetti la cui sentenza penale è passata in giudicato, non solo attraverso incidenti di esecuzione, revisione e ricorsi straordinari (anche innanzi alla CEDU) ma anche attraverso la vera e propria esecuzione penale sino al Tribunale di Sorveglianza.

    L'assistenza è prestata sia innanzi al il giudice dell'esecuzione (organo giudiziario che ha emesso il provvedimento) sia innanzi alla la magistratura di sorveglianza (per misure alternative alla detenzione custodiale o sanzioni sostitutive).
    L’Avv. Danilo Iacobacci è un Penalista esperto in tutte le questioni penali dopo il passaggio in giudicato della sentenza.

    Se sei un soggetto la cui sentenza penale è passata in giudicato o se sei il familiare o l’amico di un detenuto puoi contattarci per un parere legale o rivolgerti direttamente al penalista Danilo Iacobacci.

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    Numerose multe annullate per il tutor di Avellino – Autostrada A16

    penna-de-stefano-iacobacciIl Tutor sull’Autostrada A16 è oggetto di numerosi ricorsi degli automobilisti.

    Il Giudice di Pace di Avellino, con diverse sentenze (803/2016, 922/2016, 923/2016, 1625/2016) sta accogliendo le doglianze dei multati sotto diversi profili, tra i più gettonati: il tutor non sarebbe tarato e mancherebbe il decreto prefettizio di riduzione ad 80 km/h della velocità sul tratto autostradale.

    Avvocati di Diritto Agrario ad Avellino

    Avvocati Diritto Agrario, Diritto Alimentare ed Enologico

    Gli avvocati De Stefano & Iacobacci trattano le materie del Diritto Agrario, del Diritto Alimentare ed Enologico con particolare riferimento alle controversie nel tribunale di Avellino e Benevento ma si estendono anche nel resto del paese e sino innanzi alla Cassazione e Giurisdizioni Superiori .

    La materia del diritto agrario (anche noto come diritto dell’agricoltura); ambito che ritrova disciplina sia nell’ordinamento nazionale che comunitario e riguarda l’attività imprenditoriale (soprattutto) diretta alla creazione di beni che hanno nella natura il loro supporto ed il loro radicamento (essendo così manifestazione della vita vegetale ed animale). Dunque lo studio legale si occupa del diritto agrario quale complesso delle norme, sia di diritto privato sia di diritto pubblico, che regolano i soggetti, i beni, gli atti e i rapporti giuridici pertinenti all’agricoltura; ossia di quelle delle norme che hanno ad oggetto immediato e diretto il regolamento giuridico dell’agricoltura.

    Particolare attenzione è dedicata alle specificità del Diritto Alimentare ed Enologico.

    Per richiedere una consulenza od un appuntamento contatta direttamente l’Avv. Fabiola De Stefano oppure usa il modulo dei contatti

    Nuova agevolazione per l’acquisto di mobili da parte di giovani coppie e agevolazioni per ristrutturazioni

    La legge 28 dicembre 2015 n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, intervenendo sulle agevolazioni previste ai fine IRFEF per il settore edilizio, tra l’altro, proroga per l’anno 2016 le misure agevolative dirette a favorire il recupero del patrimonio edilizio nonché quelle previste per l’acquisto di mobili per il relativo arredo; introduce, inoltre, una nuova agevolazione per l’acquisto di mobili da parte di giovani coppie.

    Per info leggi la Circolare dell’Agenzia delle Entrate

    Le ferie non godute dal lavoratore entro l’anno di competenza devono essere indennizzate

    E’ intervenuta sul tema delle ferie la CORTE DI CASSAZIONE, SEZIONE LAVORO, 29 gennaio 2016, n. 1756, ad avviso della quale le ferie non godute dal lavoratore entro l’anno di competenza devono essere indennizzate.
    Il ragionamento della Cassazione si rifà ad autorevoli precedenti, infatti in motivazione si legge “..l’orientamento di questa Corte, che si intende qui confermare, è quello per il quale si è in presenza di una indennità avente una duplice natura, vale a dire sia risarcitoria che retributiva.
    Si è, infatti, statuito (Cass. Sez. Lav., n. 20836 dell’11/9/2013) che “l’indennità sostitutiva delle ferie non fruite ha natura mista, avendo non solo carattere risarcitorio, in quanto volta a compensare il danno derivante dalla perdita di un bene determinato (il riposo, con recupero delle energie psicofisiche, la possibilità di meglio dedicarsi a relazioni familiari e sociali), ma anche retributivo, in quanto è connessa al sinallagma contrattuale e costituisce il corrispettivo dell’attività lavorativa resa in periodo che, pur essendo di per sè retribuito avrebbe dovuto essere non lavorato, in quanto destinato al godimento delle ferie annuali…
    …Le ferie rappresentano, perciò, un diritto che va correlato alla persona del lavoratore e vanno riguardate più in funzione della qualità della vita che del rispetto di equilibri contrattuali. La duplicità delle funzioni rivestite dal periodo feriale è stata riaffermata dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 543/1990 secondo la quale: “Non vi è dubbio che la disposizione contenuta nell’art. 36 Cost., comma 3 garantisce la soddisfazione di primarie esigenze del lavoratore, dalla reintegrazione delle sue energie psico- fisiche allo svolgimento di attività ricreative e culturali, che una società evoluta apprezza come meritevoli di considerazione”. In base all’art. 2109 c.c., comma 2, l’esatta determinazione del periodo feriale, presupponendo una valutazione comparativa di diverse esigenze, spetta unicamente all’imprenditore quale estrinsecazione del generale potere organizzativo e direttivo dell’impresa; al lavoratore compete soltanto la mera facoltà di indicare il periodo entro il quale intende fruire del riposo annuale, anche nell’ipotesi in cui un accordo sindacale o una prassi aziendale stabilisca – al solo fine di una corretta distribuzione dei periodi feriali – i tempi e le modalità di godimento delle ferie tra il personale di una determinata azienda. Peraltro, allorchè il lavoratore non goda delle ferie nel periodo stabilito dal turno aziendale e non chieda di goderne in altro periodo dell’anno non può desumersi alcuna rinuncia – che, comunque, sarebbe nulla per contrasto con norme imperative (art. 36 Cost., e art. 2109 c.c.) – e quindi il datore di lavoro è tenuto a corrispondergli la relativa indennità sostitutiva delle ferie non godute (cfr. Cass. 12 giugno 2001, n. 7951; id. 18 giugno 1988, n. 4198; 2 ottobre 1998, n. 9797). E’ stato anche ritenuto (così Cass. 9 luglio 2012, n. 11462), propendendosi per la natura mista dell’indennità in questione, che, in relazione al carattere irrinunciabile del diritto alle ferie, garantito dall’art. 36 Cost. – ed ulteriormente sancito dall’art. 7 della direttiva 2003/88/CE (v. la sentenza 20 gennaio 2009 nei procedimenti riuniti c-350/06 e c- 520/06 della Corte di giustizia dell’Unione Europea) -, ove in concreto le ferie non siano effettivamente fruite, anche senza responsabilità del datore di lavoro, spetta al lavoratore l’indennità sostitutiva…”

    Se lo sportello “mangia” il bancomat la banca è responsabile anche dei successivi danni al correntista

    Se lo sportello “mangia” il bancomat la banca è responsabile anche dei successivi danni al correntista, è questa la posizione espressa dalla Cassazione.

    Vedi la recente sentenza di Cassazione Civile, Sezione I, 19 gennaio 2016, n. 806:
    Ai fini della valutazione della responsabilità contrattuale della banca per il caso di utilizzazione illecita da parte di terzi di carta bancomat trattenuta dallo sportello automatico, non può essere omessa, a fronte di un’esplicita richiesta della parte, la verifica dell’adozione da parte dell’istituto bancario delle misure idonee a garantire la sicurezza del servizio da eventuali manomissioni, nonostante l’intempestività della denuncia dell’avvenuta sottrazione da parte del cliente e le contrarie previsioni regolamentari;
    infatti, la diligenza posta a carico del professionista ha natura tecnica e deve essere valutata tenendo conto dei rischi tipici della sfera professionale di riferimento ed assumendo quindi come parametro la figura dell’accorto banchiere

    Ricorso al TAR Casa Popolare Avellino

    Avverso il provvedimento che esclude dalla graduatoria della Casa Popolare, oppure avverso la graduatoria stessa che colloca il richiedente in una posizione negativa per l’alloggio di edilizia residenziale pubblica, è possibile ricorrere al TAR competente.

    Se sei di Avellino o della provincia ed hai bisogno di una consulenza oppure di un ricorso al TAR di Salerno in materia di casa popolare o di ERP contattaci

    Avvocato diritto penale del lavoro Avellino

    Il diritto penale del lavoro afferisce al più complesso sistema penale in materia di lavoro, in particolare alle ipotesi di reato spesso collegate alla materia della sicurezza sul lavoro ed agli eventi (es. lesioni, morte, etc.) ad esso spesso conseguenti anche per violazione di norme o negligenza, imprudenza ed imperizia.

    Se hai necessità di un penalista ad Avellino che si occupi di diritto penale del lavoro puoi rivolgerti allo studio legale Iacobacci anche per consulenza in materia di sicurezza sul lavoro.

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