FAQ sulla Pena nel Diritto Penale Italiano vigente

Le più frequenti domande che ci vengono rivolte sulla Pena nel Diritto Penale Italiano vigente e le risposte!

Quali sono le pene più frequenti?

In seguito ad una condanna penale è possibile “patire” diversi tipi di “pene”, di seguito alcuni esempi:

  • La reclusione, che consiste nell’isolamento della persona in un luogo chiuso per un periodo di tempo determinato.
  • La multa, che consiste nel pagamento di una somma di denaro.
  • La pena pecuniaria pemanente, che consiste nel pagamento di una somma di denaro che non può essere estinta.
  • La pena accessoria, che consiste in una limitazione dei diritti della persona, come ad esempio l’interdizione dai pubblici uffici o la confisca dei beni.

Come si determina la pena in caso di reato?

La pena in caso di reato viene determinata dal giudice in base a una serie di criteri, quali:

  • La gravità del reato, che è valutata in base alla natura, all’entità e alle modalità del fatto.
  • La personalità del reo, che è valutata in base all’età, alla condizione sociale, alla condotta precedente e alle circostanze del fatto.
  • Le esigenze di prevenzione generale e di prevenzione speciale, che sono le esigenze di dissuadere gli altri dal commettere reati e di rieducare il reo.

Quali sono le pene alternative alla detenzione?

Ci sono una serie di pene alternative alla detenzione, come ad esempio:

  • La sospensione condizionale della pena, che consiste nell’applicazione di una pena sospesa, a condizione che il reo non commetta altri reati entro un periodo di tempo determinato.
  • La messa alla prova, che consiste nell’affidamento del reo a un servizio sociale, in modo che possa riparare il danno causato dal reato.
  • Il lavoro di pubblica utilità, che consiste nello svolgimento di attività utili alla collettività, in modo che il reo possa espiare la pena senza dover essere detenuto.
  • La detenzione domiciliare, che consiste nell’esecuzione della pena nella propria abitazione, in modo che il reo possa continuare a svolgere le proprie attività lavorative e familiari.

Come si calcola la pena detentiva?

La pena detentiva viene calcolata in base alla durata della pena base, che è prevista dal Codice penale per il reato commesso. La pena base può essere aumentata o diminuita in base alle circostanze aggravanti o attenuanti.

La pena detentiva deve essere determinata in modo da non superare il limite massimo previsto per il reato commesso. Il limite massimo della pena detentiva è di 30 anni.

Ecco alcuni esempi di calcolo della pena detentiva:

  • Per un reato punito con la reclusione da 2 a 5 anni, con una circostanza aggravante, la pena detentiva può essere aumentata fino a 7 anni.
  • Per un reato punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, con una circostanza attenuante, la pena detentiva può essere diminuita fino a 2 anni.
È importante ricordare che il calcolo della pena detentiva è un’operazione complessa, se hai dubbi in materia, contattaci!

Quali sono le domande che più spesso ci vengono fatte sui Reati?

Ecco quali sono le domande che più spesso ci vengono fatte sui Reati e le relative risposte!

Cosa sono i reati?

Un reato è un comportamento che viola le leggi penali di uno Stato. I reati sono punibili con una pena, che può essere detentiva, pecuniaria o entrambe.

Quali sono i tipi di reati?

I reati possono essere classificati in base a diversi criteri, come:

  • La gravità: i reati possono essere di lieve, media o grave entità.
  • La natura: i reati possono essere dolosi, colposi o preterintenzionali.
  • Il bene giuridico protetto: i reati possono ledere la persona, il patrimonio, l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.

Come si distingue un reato da un illecito civile?

Un reato si distingue da un illecito civile per la presenza di alcuni elementi fondamentali, quali:

  • L’illiceità: il reato è un comportamento che è contrario alla legge.
  • La colpevolezza: il reato è un comportamento che è imputabile all’autore.
  • La pena: il reato è punito con una pena.

Un illecito civile, invece, è un comportamento che è contrario al diritto civile, ma non è punibile con una pena. Gli illeciti civili possono essere compensati con un risarcimento del danno.

Quali sono i reati più comuni?

I reati più comuni sono:

  • I reati contro la persona: come l’omicidio, l’estorsione, la violenza sessuale.
  • I reati contro il patrimonio: come il furto, la rapina, il danneggiamento.
  • I reati contro l’ordine pubblico: come il disturbo della quiete pubblica, la resistenza a pubblico ufficiale.
  • I reati contro la sicurezza dello Stato: come la spionaggio, l’alto tradimento.

Come denunciare un reato?

La denuncia di un reato può essere fatta alla polizia o ai carabinieri, oppure alla procura della Repubblica. La denuncia può essere fatta anche per iscritto o verbalmente.

La denuncia è un atto importante, perché permette alle autorità di investigare sul reato e di perseguire l’autore.

Ecco alcuni consigli per denunciare un reato:

  • Ricordarsi i dettagli dell’accaduto: come luogo, data e ora del reato, caratteristiche dell’autore e delle vittime.
  • Collettare eventuali prove: come foto, video, testimonianze.
  • Essere precisi e accurati: nella denuncia, è importante essere il più precisi e accurati possibile.

Se avete bisogno di ulteriori informazioni o consigli, potete contattare De Stefano & Iacobacci Avvocati !

Le risposte ai dubbi in materia di divorzio

Le risposte ai dubbi in materia di divorzio

Come divorziare

Il divorzio è la cessazione del vincolo matrimoniale. In Italia, il divorzio è stato introdotto nel 1970 con la legge n. 898.

Per divorziare, è necessario che entrambi i coniugi siano d’accordo. In questo caso, i coniugi possono divorziare consensualmente, presentando un ricorso al tribunale.

Se i coniugi non sono d’accordo, possono divorziare giudizialmente. In questo caso, il tribunale dovrà decidere le condizioni del divorzio, come l’assegnazione della casa coniugale, l’affidamento dei figli e il mantenimento.

Quali sono i diritti dei coniugi divorziati?

I coniugi divorziati hanno gli stessi diritti dei coniugi sposati, con le seguenti eccezioni:

  • Il coniuge divorziato non ha più il cognome del coniuge.
  • Il coniuge divorziato non ha più il diritto di succedere al coniuge.
  • Il coniuge divorziato non ha più il diritto di ricevere gli alimenti dal coniuge.

Come ottenere la separazione legale

La separazione legale è la cessazione della convivenza tra i coniugi. La separazione legale non scioglie il vincolo matrimoniale, ma permette ai coniugi di vivere separati.

Per ottenere la separazione legale, è necessario che uno dei coniugi presenti un ricorso al tribunale. Il tribunale concederà la separazione legale se ritiene che la convivenza tra i coniugi sia divenuta impossibile o gravemente compromessa.

Come ottenere l’affidamento dei figli

L’affidamento dei figli è il provvedimento del tribunale che stabilisce con chi i figli dovranno vivere dopo la separazione o il divorzio dei genitori.

Il tribunale, nell’attribuire l’affidamento dei figli, deve tener conto dell’interesse dei figli, valutando fattori quali l’età dei figli, le relazioni dei figli con i genitori, le condizioni economiche dei genitori e la salute dei genitori.

L’affidamento dei figli può essere esclusivo, quando i figli vivono con un solo genitore, oppure congiunto, quando i figli vivono con entrambi i genitori.

In caso di affidamento congiunto, i genitori devono concordare l’esercizio della potestà genitoriale, che comprende l’educazione, l’istruzione e la cura dei figli.

Procedura per il divorzio consensuale

La procedura per il divorzio consensuale è la seguente:

  1. I coniugi devono presentare un ricorso al tribunale. Il ricorso deve contenere le seguenti informazioni:

    • I dati anagrafici dei coniugi
    • La data del matrimonio
    • La data della separazione
    • Le condizioni del divorzio, concordate dai coniugi
  2. Il tribunale fissa un’udienza per discutere il ricorso. In udienza, il giudice deve verificare che i coniugi siano d’accordo sulle condizioni del divorzio.

  3. Se i coniugi sono d’accordo, il giudice pronuncia la sentenza di divorzio.

Procedura per il divorzio giudiziale

La procedura per il divorzio giudiziale è la seguente:

  1. Uno dei coniugi deve presentare un ricorso al tribunale. Il ricorso deve contenere le seguenti informazioni:

    • I dati anagrafici dei coniugi
    • La data del matrimonio
    • La data della separazione
    • Le ragioni del divorzio
  2. Il tribunale fissa un’udienza per discutere il ricorso. In udienza, il giudice deve ascoltare le parti e le prove presentate.

  3. Il tribunale decide le condizioni del divorzio, tenendo conto delle ragioni del divorzio e delle circostanze del caso.

Consigli per divorziare

Ecco alcuni consigli per divorziare:

  • Consigliarsi con un avvocato. Un avvocato può aiutarvi a comprendere i vostri diritti e le vostre opzioni.
  • Preparare la documentazione necessaria. È necessario presentare al tribunale tutta la documentazione necessaria, come il certificato di matrimonio, il certificato di separazione e le prove del divorzio.
  • Essere preparati a negoziare. In molti casi, il divorzio può essere risolto attraverso la negoziazione tra le parti.
  • Essere preparati a un lungo processo. Il processo di divorzio può essere lungo e costoso.
  • AFFIDARSI AD UNO STUDIO LEGALE SERIO

De Stefano & Iacobacci è tra i più noti studi italiani in materia, CONTATTACI!

Le risposte ai dubbi che spesso ci sollevano i nostri clienti in materia di CONTRATTI

Queste le risposte ai dubbi che spesso ci sollevano i nostri clienti in materia di CONTRATTI

Come stipulare un contratto

Un contratto è un accordo tra due o più parti che crea diritti e obblighi reciproci. Per stipulare un contratto, è necessario che le parti raggiungano un accordo su tutti gli elementi essenziali del contratto, come l’oggetto, la causa e il prezzo.

Gli elementi essenziali di un contratto sono:
  • L’oggetto: è ciò che viene scambiato tra le parti. Ad esempio, nel contratto di compravendita, l’oggetto è il bene che viene venduto.
  • La causa: è il motivo per cui le parti stipulano il contratto. Ad esempio, nel contratto di compravendita, la causa è l’acquisto del bene.
  • Il prezzo: è la somma di denaro o di altre prestazioni che una parte deve pagare all’altra.

Oltre agli elementi essenziali, il contratto può contenere anche altre clausole, come le modalità di pagamento, la durata del contratto, le eventuali penali in caso di inadempimento.

Ecco i passaggi da seguire per stipulare un contratto:

  1. Identificare le parti: le parti del contratto sono i soggetti che stipulano il contratto. Possono essere persone fisiche, persone giuridiche o enti.
  2. Determinare l’oggetto del contratto: l’oggetto del contratto deve essere determinato o determinabile.
  3. Stabilire la causa del contratto: la causa del contratto deve essere lecita.
  4. Accordarsi sui termini del contratto: le parti devono raggiungere un accordo su tutti i termini del contratto.
  5. Stipulare il contratto: il contratto deve essere redatto in forma scritta o orale.
  6. Firmare il contratto: il contratto deve essere firmato da tutte le parti.

Quali sono i tipi di contratti?

I contratti possono essere classificati in base a diversi criteri, come:

  • La forma: i contratti possono essere redatti in forma scritta o orale. I contratti redatti in forma scritta sono più vincolanti di quelli redatti in forma orale.
  • La materia: i contratti possono essere di natura civile, commerciale o amministrativa.
  • Le parti: i contratti possono essere bilaterali, quando sono stipulati tra due parti, o plurilaterali, quando sono stipulati tra più parti.
  • La prestazione: i contratti possono essere a prestazioni corrispettive, quando le parti si obbligano a prestazioni reciproche, o a prestazioni unilaterali, quando una parte si obbliga a una prestazione senza che l’altra parte si obblighi a una controprestazione.

Ecco alcuni esempi di tipi di contratti:

  • Contratto di compravendita: è il contratto in cui una parte vende un bene all’altra parte in cambio di un prezzo.
  • Contratto di locazione: è il contratto in cui una parte concede all’altra parte l’uso di un bene per un periodo di tempo in cambio di un canone.
  • Contratto di lavoro: è il contratto in cui una parte si obbliga a prestare la propria attività lavorativa a favore dell’altra parte in cambio di una retribuzione.
  • Contratto di mutuo: è il contratto in cui una parte concede un prestito di denaro all’altra parte in cambio del rimborso del capitale e degli interessi.
  • Contratto di assicurazione: è il contratto in cui una parte, l’assicuratore, si obbliga a risarcire l’altra parte, l’assicurato, in caso di sinistro.

Come annullare un contratto

Un contratto può essere annullato per motivi diversi, come:

  • L’invalidità del contratto: il contratto può essere invalido per motivi di forma, di sostanza o di causa.
  • L’inadempimento del contratto: una parte può chiedere l’annullamento del contratto se l’altra parte non adempie alle proprie obbligazioni.
  • La risoluzione del contratto: le parti possono concordare di risolvere il contratto in qualsiasi momento.

L’annullamento del contratto è un rimedio giuridico che comporta la cessazione degli effetti del contratto.

Come risolvere un contratto

La risoluzione del contratto è un rimedio giuridico che comporta la cessazione degli effetti del contratto per inadempimento di una delle parti.

La risoluzione del contratto può essere:

  • Automatica: la risoluzione del contratto si verifica automaticamente in caso di inadempimento di una delle parti.
  • Giudiziale: la risoluzione del contratto deve essere dichiarata dal giudice.

La risoluzione del contratto comporta la restituzione delle prestazioni già eseguite dalle parti.

Se hai bisogno di assistenza o consulenza legale in materia di contratti, contattaci!

De Stefano & Iacobacci Avvocati: Eccellenza nella Tutela dei Diritti LGBT in Italia – Recensione di Silvia L.

De Stefano & Iacobacci Avvocati: Eccellenza nella Tutela dei Diritti LGBT in Italia – Recensione di Silvia L.

De Stefano & Iacobacci Avvocati è uno studio legale che si è guadagnato una reputazione di eccellenza nella tutela dei diritti LGBT in Italia.

Con una vasta esperienza in cause che riguardano la materia di cambio del sesso e del nome, nonché la tutela dei diritti delle persone LGBTQ+, lo studio si è affermato come uno dei più noti e rispettati nel settore legale italiano.

De Stefano & Iacobacci Avvocati sono stati protagonisti di numerosi casi di successo, lottando con determinazione e impegno per garantire i diritti delle persone transgender e di tutte le persone appartenenti alla comunità LGBT.

La sensibilità e l’attenzione con cui affrontano ogni caso, unendo la loro competenza legale a un approccio empatico e umano, sono alcuni degli elementi chiave che li distinguono da altri studi legali.

I partner dello studio, avvocato Fabiola De Stefano e avvocato Danilo Iacobacci, sono considerati tra i principali avvocati esperti in diritti LGBT in Italia. La loro dedizione alla causa ha portato a una serie di importanti vittorie giuridiche e cambiamenti significativi nella legislazione per la tutela dei diritti delle persone LGBTQ+.

Non solo De Stefano & Iacobacci Avvocati si sono distinti nella difesa dei diritti LGBT, ma hanno anche promosso attivamente l’educazione e la sensibilizzazione sulla questione all’interno della società italiana.

Attraverso workshop, seminari e partecipazioni a conferenze, lo studio ha contribuito a gettare luce su questioni spesso trascurate e a combattere contro stereotipi e pregiudizi.

La loro missione è quella di garantire che ogni individuo, indipendentemente dalla sua identità di genere o orientamento sessuale, abbia accesso alla giustizia e ai diritti fondamentali.

Quindi, se cercate un team legale che sia non solo altamente qualificato e professionale, ma che si preoccupi sinceramente del benessere delle persone che rappresenta, De Stefano & Iacobacci Avvocati sono la scelta ideale.

Insieme, possiamo sostenere coloro che si battono per i diritti umani fondamentali e contribuire a costruire una società italiana più inclusiva, equa e rispettosa.

Avvocati De Stefano & Iacobacci ancora un successo giudiziario nel cambio sesso anagrafico senza intervento chirurgico

Avvocati De Stefano & Iacobacci ancora un successo giudiziario nel cambio del sesso anagrafico senza intervento chirurgico

Il Tribunale di Avellino ha confermato la pionieristica giurisprudenza in materia di cambio del sesso anagrafico anche senza intervento chirurgico.

A pochi mesi di distanza dalla prima analoga pronuncia, il Tribunale irpino, con sentenza del 23 settembre scorso, ha consentito ad un giovane avellinese, assistito anche stavolta dallo studio legale De Stefano & Iacobacci, di poter ottenere di essere considerato a tutti gli effetti come una donna anche dallo Stato italiano.

I difensori del ragazzo, gli avvocati Fabiola De Stefano e Danilo Iacobacci, sono riusciti anche stavolta a convincere il Tribunale civile avellinese (presieduto da Maria Iandiorio e con giudice relatore Federica Rossi) che il ventenne irpino a partire dalla prima infanzia avesse assunto modalità comportamentali tipicamente femminili, ritrovandosi non nel suo genere anagrafico ma in quello femminile e vivendo in disforia di genere.

Il Tribunale ha consentito così, da oggi, al ragazzo di ottenere la rettificazione degli atti di stato civile, ordinando all’ufficiale di stato civile del comune di nascita, di procedere in conformità; d’ora in avanti il giovane avrà documenti al femminile e potrà vivere e sperimentarsi secondo il genere percepito.

 

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/avellino-cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-il-tribunale-da-ragione-a-giovane-avellinese_55171024-202202k.shtml?fbclid=IwAR0GtfC9Ul-8K5NTIU0jOx5cguF1gJcsQoc_L-dk-DTLgHuLblkc0mpAcpY

https://www.avellinotoday.it/cronaca/cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-confermata-prima-pronuncia.html

https://www.avellinotoday.it/cronaca/cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-sara-finalmente-puo-considerarsi-donna-anche-formalmente.html https://fb.watch/fM5tiaCH4f/

https://www.ottopagine.it/av/cronaca/305076/avellino-tribunale-riconosce-cambio-di-sesso-a-20enne-anche-senza-operazione.shtml

https://www.open.online/2022/09/24/avellino-cambio-sesso-documenti-20enne-sentenza-tribunale/

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/09/24/news/tribunale_avellino_riconosce_cambio_sesso_anagrafico-367087031/

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/quot-ci-sono-due-cose-che-non-si-chiedono-ragazza-trans-suo-325721.htm

https://www.irpinianews.it/cambio-di-sesso-senza-intervento-chirurgico-il-tribunale-di-avellino-da-ragione-a-giovane-avellinese/

https://www.ilmattino.it/avellino/avellino_cambio_sesso_senza_intervento_chirurgico-6948348.html

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa la dichiarazione dell’ Avv. Fabiola De Stefano dello studio De Stefano & Iacobacci :

La sentenza del Tribunale di Avellino è da definire come “storica” e segue un precedente di altra nostra assistita, emesso in estate dallo stesso Tribunale, ed ha accolto le nostre tesi circa la possibilità di mutare il sesso anagrafico senza mutare il sesso anatomico.

Il Tribunale di Avellino ha assecondato per la seconda volta le nostre richieste di ordinare all’Ufficio Anagrafe comunale di considerare come “donna” colei che per lo Stato italiano era fino ad un attimo prima considerata “uomo”, e ciò consentendole di prendere il nome a lei gradito, quello di Sara, al posto del nome maschile che le era stato dato alla nascita.

La storicità della pronuncia avellinese è nel fatto che Sara, per diventare anche per lo Stato italiano una donna con quel nome, non ha dovuto sottoporsi all’intervento chirurgico che anche anatomicamente avrebbe trasformato il suo corpo secondo i canoni anatomici femminili.

L’intervento Sara lo farà se lo vorrà, come scelta e non come obbligo dello Stato, il quale ha già compreso, rispettando il diritto alla salute di Sara, che lei è da considerare anche formalmente ciò che già si sente: ossia una donna”

Avv_Fabiola_De_Stefano_DeStefano&IacobacciAvvocati

https://youtu.be/xbxytiam8Mk

Avvocato esperto in risarcimento danni per falsi certificato OSS

De Stefano & Iacobacci Avvocati è uno Studio Legale esperto in risarcimento danni derivanti dal conseguimento di certificato invalido a seguito di corsi falsi e truffaldini per operatori sociosanitari ; come spesso capita quando i corsi di formazione per operatori socio sanitari sono tenuti presso istituti privati carenti dei requisiti di legge.

Hai bisogno di aiuto? Contattaci!

Avvocato esperto in Cancellazione sofferenze in Centrale dei Rischi di Banca d’Italia

Se hai necessità di un Avvocato esperto in Cancellazione delle iscrizioni delle “sofferenze” nella Centrale dei Rischi di Banca d’Italia sei nel posto giusto.

La segnalazione a sofferenza presso la Centrale dei Rischi di Banca d’Italia può essere fatta solo dopo che la banca ha valutato la complessiva situazione finanziaria del soggetto, e non può essere fatta per il semplice ritardo nel pagamento del debito oppure per il volontario inadempimento.

L’iscrizione può essere fatta solo dopo l’effettiva verifica da parte della BANCA della esistenza di una situazione patrimoniale del debitore deficitaria GRAVISSIMA e non di una transitoria difficoltà economica o mera insolvenza.

Deve trattarsi insomma di uno stato di difficoltà non temporaneo verificato previa analisi di tutti i possibili indici di tale difficoltà.

Come si fa ad ottenere la Cancellazione sofferenze in Centrale dei Rischi di Banca d’Italia ?

Per la Cancellazione è necessaria una delle seguenti circostanze:

  • viene a cessare lo stato di insolvenza o la situazione ad esso equiparabile;
  • il credito viene rimborsato dal debitore o da terzi;
  • il credito viene ceduto a terzi;
  • l’intermediario ha preso definitivamente atto della irrecuperabilità dell’intero credito oppure rinunciato ad attivare o proseguire azioni di recupero;
  • il credito è interamente prescritto;
  • il credito è stato oggetto di esdebitazione.

Come chiedere la Cancellazione ? 

In uno dei tre modi: -richiesta scritta BdI; -ricorso all’ABF; -ricorso ex art 700 al Tribunale.

Necessiti di un esperto in materia ?
Contatta l’Avv. Fabiola De Stefano del foro di Avellino
oppure scrivici

Avvocato esperto per modifica del sesso e del nome | Avvocato specializzato Fabiola De Stefano

Avvocato esperto per modifica del sesso e del nome | Avvocato specializzato Fabiola De Stefano
L’Avvocato Fabiola De Stefano è tra i più noti legali in Italia per i procedimenti che riguardano il mutamento del sesso ed il mutamento anagrafico del nome a prescindere dall’intervento chirurgico.

De Stefano & Iacobacci Avvocati come studio legale si occupa da tempo in tutta Italia di incardinare procedimenti per la modifica del sesso o del nome; al fine di modificare in sede giudiziale il sesso e il nome per chi abbia interesse o necessità di farlo.

Presupposto del diritto è la legge 164 del 1982 che poggia sulla circostanza del cambiamento dei caratteri sessuali della persona interessata.

Abbiamo ottenuto risultati sorprendenti in materia già diverse volte, clicca qui o qui o qui

Il Tribunale autorizza l’intervento chirurgico quando l’operazione serve allo stabile equilibrio psicofisico ma non è obbligatorio intervenire chirurgicamente. E’ infatti possibile avviare il percorso di modifica anagrafica del nome e del sesso anche a prescindere dalla operazione chirurgica.

La Cassazione ha recentemente ribadito che non v’è nessuna preclusione temporale per avviare il percorso sia in termini burocratici che anatomici.

De Stefano & Iacobacci Avvocati è lo studio legale che ha generato le pionieristiche sentenze del Tribunale di Avellino in materia, clicca qui o qui o qui

Se necessiti di consulenza in materia o vuoi avviare il percorso giudiziale puoi contattarci per un parere, noi ci siamo.

Diritto dell’Esecuzione penale e Sorveglianza | Avvocato Avellino

L’avvocato Iacobacci presta assistenza ai soggetti la cui sentenza penale è passata in giudicato, non solo attraverso incidenti di esecuzione, revisione e ricorsi straordinari (anche innanzi alla CEDU) ma anche attraverso la vera e propria esecuzione penale sino al Tribunale di Sorveglianza.

L'assistenza è prestata sia innanzi al il giudice dell'esecuzione (organo giudiziario che ha emesso il provvedimento) sia innanzi alla la magistratura di sorveglianza (per misure alternative alla detenzione custodiale o sanzioni sostitutive).
L’Avv. Danilo Iacobacci è un Penalista esperto in tutte le questioni penali dopo il passaggio in giudicato della sentenza.

Se sei un soggetto la cui sentenza penale è passata in giudicato o se sei il familiare o l’amico di un detenuto puoi contattarci per un parere legale o rivolgerti direttamente al penalista Danilo Iacobacci.

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