Penalista esperto in reati contro le persone e quindi ogni delitto inerente episodi di violenza fisica o psicologica di qualsiasi genere e/o natura (es. stalking, omicidio, lesioni, istigazione al suicidio, etc.)

Cosa sono i reati contro le persone e quindi ogni delitto inerente episodi di violenza fisica o psicologica di qualsiasi genere e/o natura (es. stalking, omicidio, lesioni, istigazione al suicidio, etc.)

In Italia, i reati contro le persone sono tutti quei reati che colpiscono la persona umana nella sua integrità fisica, psichica o morale.

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Questi reati possono essere suddivisi in diverse categorie, tra cui:

  • Reati contro la vita e l’incolumità personale: omicidio, omicidio preterintenzionale, lesioni personali, lesioni personali gravi, lesioni personali gravissime, lesioni colpose, ecc.
  • Reati contro la libertà personale: sequestro di persona, violenza privata, minaccia, ecc.
  • Reati contro l’onore: diffamazione, ingiuria, ecc.
  • Reati contro la famiglia: maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, ecc.
  • Reati contro la persona tutelata: stalking, estorsione, ecc.

Alcuni esempi specifici di reati contro le persone in Italia includono:

  • L’omicidio: consiste nell’uccisione di un essere umano.
  • Le lesioni personali: consistono nella lesione dell’integrità fisica o psichica di un essere umano.
  • Lo stalking: consiste nel protrarsi nel tempo di comportamenti vessatori e molesti nei confronti di una persona.
  • La violenza sessuale: consiste nella coercizione o nel raggiro di una persona a compiere o subire un atto sessuale.
  • L’estorsione: consiste nella minaccia di un male ingiusto per costringere una persona a fare qualcosa.

I reati contro le persone possono avere un impatto significativo sulla vita delle vittime. Possono causare dolore fisico, sofferenza emotiva e danni permanenti alla salute. Possono anche avere un impatto negativo sulla famiglia e sugli amici della vittima.

Quale strategia difensiva deve tenere un indagato per questi delitti.

La strategia difensiva da adottare per difendersi da un reato contro le persone varia a seconda delle circostanze specifiche del caso. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali che possono essere utili.

La prima cosa da fare è rivolgersi immediatamente a un avvocato esperto in reati contro le persone. Un buon avvocato sarà in grado di valutare la situazione e di fornire la consulenza legale più appropriata.

In generale, la strategia difensiva dovrebbe concentrarsi su due obiettivi principali:

  • Provare l’innocenza dell’imputato. Questo può essere fatto dimostrando che l’imputato non ha commesso il reato, o che non ha agito con dolo o colpa.
  • Ridurre la pena in caso di condanna. Questo può essere fatto dimostrando che l’imputato ha collaborato con le indagini, o che ha subito gravi conseguenze a causa del reato.

In alcuni casi, può essere utile anche negoziare un patteggiamento con la Procura della Repubblica. Un patteggiamento può comportare una riduzione della pena, o l’abbandono di alcune accuse.

Ecco alcuni consigli specifici per difendersi da un reato contro le persone:

  • Non fare dichiarazioni spontanee alle autorità. È importante ricordare che tutto ciò che si dice può essere utilizzato contro di sé durante le indagini o il processo.
  • Non distruggere prove. Se si è coinvolti in un’indagine, è importante conservare tutte le prove rilevanti, come documenti, e-mail o altre registrazioni.
  • Collaborare con le indagini. Se si è coinvolti in un’indagine, è importante collaborare con le autorità, fornendo loro tutte le informazioni in proprio possesso.
  • Assumere un avvocato esperto. Un buon avvocato sarà in grado di difendere i propri diritti e di garantire che si riceva un giusto processo.

È importante ricordare che ogni caso è diverso, e che la strategia difensiva più appropriata varia a seconda delle circostanze specifiche.

In particolare, per i reati contro le persone, è importante prestare particolare attenzione alla risultanza di eventuali lesioni o danni fisici. In questi casi, è fondamentale ottenere le cure mediche necessarie e conservare tutte le prove relative alle lesioni, come fotografie, referti medici e testimonianze.

È inoltre importante evitare di entrare in contatto con la vittima o con i testimoni. Questo potrebbe essere interpretato come un tentativo di influenzare le indagini o il processo.

Infine, è importante essere il più possibile coerenti nelle proprie dichiarazioni. È importante fornire alle autorità le stesse informazioni in ogni occasione, in modo da non creare contraddizioni che potrebbero essere utilizzate contro di sé.

Se si è coinvolti in un’indagine per un reato contro le persone, è importante ricordare che si ha diritto a un giusto processo e che si ha diritto ad avere un avvocato al proprio fianco.

Quale strategia difensiva deve avere la persona offesa per questi delitti

La strategia difensiva da adottare per la persona offesa da un reato contro le persone varia a seconda delle circostanze specifiche del caso. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali che possono essere utili.

La prima cosa da fare è rivolgersi immediatamente a un avvocato esperto in reati contro le persone. Un buon avvocato sarà in grado di valutare la situazione e di fornire la consulenza legale più appropriata.

In generale, la strategia difensiva dovrebbe concentrarsi su due obiettivi principali:

  • Proteggere i propri diritti. La persona offesa ha diritto a essere protetta dal reo, e ha diritto a ricevere giustizia.
  • Ottenere un risarcimento per i danni subiti. La persona offesa ha diritto a essere risarcita per i danni fisici, morali e patrimoniali subiti a causa del reato.

In alcuni casi, può essere utile anche costituirsi parte civile nel processo penale. In questo modo, la persona offesa diventerà parte del processo e potrà partecipare attivamente alle indagini e al processo, e potrà chiedere un risarcimento per i danni subiti.

Ecco alcuni consigli specifici per la persona offesa da un reato contro le persone:

  • Non fare dichiarazioni spontanee alle autorità. È importante ricordare che tutto ciò che si dice può essere utilizzato contro di sé durante le indagini o il processo.
  • Non distruggere prove. Se si è coinvolti in un’indagine, è importante conservare tutte le prove rilevanti, come documenti, e-mail o altre registrazioni.
  • Collaborare con le indagini. Se si è coinvolti in un’indagine, è importante collaborare con le autorità, fornendo loro tutte le informazioni in proprio possesso.
  • Assumere un avvocato esperto. Un buon avvocato sarà in grado di difendere i propri diritti e di garantire che si riceva un giusto processo.

È importante ricordare che ogni caso è diverso, e che la strategia difensiva più appropriata varia a seconda delle circostanze specifiche.

In particolare, per i reati contro le persone, è importante prestare particolare attenzione alla risultanza di eventuali lesioni o danni fisici. In questi casi, è fondamentale ottenere le cure mediche necessarie e conservare tutte le prove relative alle lesioni, come fotografie, referti medici e testimonianze.

È inoltre importante evitare di entrare in contatto con il reo o con i testimoni. Questo potrebbe essere interpretato come un tentativo di influenzare le indagini o il processo.

Infine, è importante essere il più possibile coerenti nelle proprie dichiarazioni. È importante fornire alle autorità le stesse informazioni in ogni occasione, in modo da non creare contraddizioni che potrebbero essere utilizzate contro di sé.

Se si è coinvolti in un’indagine per un reato contro le persone, è importante ricordare che si ha diritto a un giusto processo e che si ha diritto ad avere un avvocato al proprio fianco.

Ecco alcuni ulteriori suggerimenti specifici per la persona offesa da reati contro le persone:

  • Tenere un diario o un registro delle proprie attività. Questo può essere utile per tenere traccia degli eventi e delle conversazioni che si sono svolte in relazione al reato.
  • Raccogliere tutti i documenti e le prove rilevanti. Questo può includere fotografie, referti medici, messaggi di testo, e-mail, ecc.
  • Tenere traccia dei propri contatti con il reo o con i testimoni. Questo può includere date, orari, luoghi e contenuti delle conversazioni.
  • Rivolgersi a un gruppo di supporto per vittime di reato. Questi gruppi possono fornire assistenza e supporto emotivo.

È importante ricordare che la persona offesa da un reato contro le persone non è sola. Ci sono persone e risorse disponibili per aiutarla a superare questa esperienza e a ottenere giustizia.

Cambio del sesso anagrafico e del nome senza intervento chirurgico: anche Campobasso accoglie le tesi di De Stefano & Iacobacci

Cambio del sesso anagrafico e del nome senza intervento chirurgico: anche il Tribunale di Campobasso accoglie le tesi di De Stefano & Iacobacci Avvocati

Cambio del sesso anagrafico e del nome senza intervento chirurgico: Campobasso entra a pieno titolo tra i Tribunali pionieristici sulla materia in Italia seguendo a ruota le sentenze dei tribunali irpini.

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L’AMMISSIONE AL GRATUITO PATROCINIO PENALE

L’AMMISSIONE AL GRATUITO PATROCINIO PENALE

In materia di gratuito patrocinio penale il trattamento previsto per il cittadino italiano è assicurato altresì allo straniero e all’apolide residente nello Stato.

L’ammissione al gratuito patrocinio è esclusa: per il condannato con sentenza definitiva di reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell’evasione in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; se il richiedente è assistito da più di un difensore, e gli effetti dell’ammissione cessano a partire dal momento in cui la persona alla quale il beneficio è stato concesso nomina un secondo difensore di fiducia, eccettuati rari casi (ossia quelli di partecipazione al procedimento penale a distanza e dell’esame in dibattimento dei collaboratori di giustizia, nonché modifica della competenza sui reclami in tema di articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario).

Se l’interessato all’ammissione al patrocinio convive con il coniuge o con altri familiari, pur sommandosi more solito i redditi di ogni familiare convivente al fine di verificare il reddito complessivo e la sua rientranza nei limiti massimi previsti dalla legge, questi limiti sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi; e, quindi, per l’imputato (o l’indagato ed assimilabili) il limite di reddito per verificare il diritto ad accedere al gratuito patrocinio diviene la somma tra il valore vigente al momento della presentazione della istanza, oggi 12.838,01 euro, incrementato di euro 1.032,91 per ogni familiare convivente.

L’istanza è presentata esclusivamente dall’interessato o dal difensore, ovvero inviata, a mezzo raccomandata o p.e.c. (e a breve a mezzo portale deposito atti penali), all’ufficio del magistrato innanzi al quale pende il processo. Se procede la Corte di cassazione l’istanza è presentata all’ufficio del magistrato che ha emesso il provvedimento impugnato.

Per il richiedente detenuto, internato in un istituto, in stato di arresto o di detenzione domiciliare, ovvero custodito in un luogo di cura, l’istanza di ammissione si presenta con le modalità di deposito previste per quei soggetti.

Infatti, se si tratta di detenuto o internato in un istituto per l’esecuzione di misure di sicurezza ha facoltà di presentarla con atto ricevuto dal direttore; l’istanza, iscritta in apposito registro, è immediatamente comunicate all’autorità competente ed ha efficacia come se fosse stata ricevuta direttamente dall’autorità giudiziaria. Quando l’istante è in stato di arresto o di detenzione domiciliare ovvero è custodito in un luogo di cura, ha facoltà di presentare l’istanza di ammissione al gratuito patrocinio con atto ricevuto da un ufficiale di polizia giudiziaria, il quale ne cura l’immediata trasmissione all’autorità competente, ossia l’ufficio del magistrato davanti al quale pende il processo.

In caso di impossibilità a produrre la documentazione richiesta a sostegno della istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, questa è sostituita, a pena di inammissibilità, da una dichiarazione sostitutiva di certificazione da parte dell’interessato.

La falsità o le omissioni nella dichiarazione sostitutiva di certificazione, in particolare di alcuni elementi, sono punite in quanto reato (con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 309,87 a euro 1.549,37. La pena è aumentata se dal fatto consegue l’ottenimento o il mantenimento dell’ammissione al patrocinio); e la condanna importa la revoca, con efficacia retroattiva, e il recupero a carico del responsabile delle somme corrisposte dallo Stato.

Il magistrato cui viene presentata l’istanza di ammissione al gratuito patrocinio deve provvedere nei dieci giorni successivi a quello in cui è stata presentata o è pervenuta l’istanza di ammissione (ma il ritardo è oggi privo di sanzione), e verificata l’ammissibilità dell’istanza, ammette l’interessato al patrocinio a spese dello Stato se, alla stregua della dichiarazione sostitutiva, ricorrono le condizioni di reddito cui l’ammissione al beneficio è subordinata.

Il magistrato respinge l’istanza se vi sono fondati motivi per ritenere che l’interessato non versa nelle condizioni di legge tenuto conto delle risultanze del casellario giudiziale, del tenore di vita, delle condizioni personali e familiari, e delle attività economiche eventualmente svolte. A tale fine, prima di provvedere, il magistrato può trasmettere l’istanza, unitamente alla relativa dichiarazione sostitutiva, alla Guardia di finanza per le necessarie verifiche.

Il magistrato, quando si procede per particolari delitti (in particolare, sostanzialmente, quelli di competenza della DDA) ovvero nei confronti di persona proposta o sottoposta a misura di prevenzione, deve chiedere preventivamente al questore, alla direzione investigativa antimafia (DIA) ed alla direzione nazionale antimafia (DNA) le informazioni necessarie e utili relative al tenore di vita, alle condizioni personali e familiari e alle attività economiche eventualmente svolte dai soggetti richiedenti, che potranno essere acquisite anche a mezzo di accertamenti da richiedere alla Guardia di finanza. Il magistrato dovrebbe decide sull’istanza negli stessi termini anche quando richiede le informazioni.

Il magistrato procedente, esaminata l’istanza, la dichiara inammissibile ovvero concede o nega l’ammissione al patrocinio con decreto motivato che viene depositato, con facoltà per l’interessato o per il suo difensore di estrarne copia; del deposito è comunicato avviso all’interessato. Il decreto pronunciato in udienza è letto e inserito nel processo verbale e la lettura sostituisce l’avviso di deposito se l’interessato è presente all’udienza.

Se l’interessato è detenuto, internato, in stato di arresto o di detenzione domiciliare ovvero è custodito in un luogo di cura, la notificazione di copia del decreto è eseguita nelle forme previste dal codice di procedura penale per la notifica degli atti ai detenuti.

Copia dell’istanza dell’interessato, delle dichiarazioni e della documentazione allegate, nonché del decreto di ammissione al gratuito patrocinio sono trasmesse, a cura dell’ufficio del magistrato che procede, all’ufficio finanziario nell’ambito della cui competenza territoriale è situato l’ufficio del predetto magistrato. L’ufficio finanziario verifica l’esattezza dell’ammontare del reddito attestato dall’interessato, nonché la compatibilità dei dati indicati con le risultanze dell’anagrafe tributaria, e può disporre che sia effettuata, anche avvalendosi della collaborazione della Guardia di finanza, la verifica della posizione fiscale dell’istante e degli altri soggetti indicati.

Se risulta che il beneficio è stato erroneamente concesso, l’ufficio finanziario richiede il provvedimento di revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio.

Avverso il provvedimento con cui il magistrato competente rigetta l’istanza di ammissione, l’interessato può proporre ricorso, entro venti giorni dalla notizia avutane davanti al presidente del tribunale o al presidente della corte d’appello ai quali appartiene il magistrato che ha emesso il decreto di rigetto. Il ricorso è notificato all’ufficio finanziario che è parte nel relativo processo. Il processo è quello speciale previsto per gli onorari di avvocato e l’ufficio giudiziario procede in composizione monocratica.

L’ordinanza che decide sul ricorso è notificata entro dieci giorni, a cura dell’ufficio del magistrato che procede, all’interessato e all’ufficio finanziario, i quali, nei venti giorni successivi, possono proporre ricorso per cassazione per violazione di legge.

contuna leggendo il il libro degli avvocati Fabiola De Stefano e Danilo Iacobacci

Il gratuito patrocinio nell’ordinamento italiano: Come difendere i più poveri e consentire loro di difendersi e di far fronte ai diritti umani, per conseguire giustizia e coesione sociale.

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FREE LEGAL AID IN THE ITALIAN LEGAL SYSTEM

Pubblicato il libro

FREE LEGAL AID IN THE ITALIAN LEGAL SYSTEM: How to Defend the Poor and Allow Them to Defend Themselves and to Face Human Rights, to Achieve Justice and Social Cohesion.

Leggi tutto “FREE LEGAL AID IN THE ITALIAN LEGAL SYSTEM”

Il gratuito patrocinio nell’ordinamento italiano

Pubblicato il libro degli avvocati Fabiola De Stefano e Danilo Iacobacci

Il gratuito patrocinio nell’ordinamento italiano: Come difendere i più poveri e consentire loro di difendersi e di far fronte ai diritti umani, per conseguire giustizia e coesione sociale.

 

Il presente scritto intende fornire una panoramica completa del patrocinio a spese dello Stato nell’ordinamento italiano. Il tentativo che faremo è quello di spiegare, nella maniera più semplice ed immediata possibile la definizione e la natura giuridica del patrocinio a spese dello Stato, con brevi cenni storici. Nel prosieguo ci occuperemo dei requisiti per l’ammissione al gratuito patrocinio, sia di reddito che di meritevolezza, nonché della procedura di richiesta del patrocinio a spese dello Stato. Chiaramente parleremo anche dei benefici del patrocinio a spese dello Stato, e delle conseguenze della ammissione, della non ammissione e/o della revoca della ammissione originariamente conseguita.

Insomma, il nostro sforzo è finalizzato – lontano da speculazioni teoriche – a fornire un approccio utile all’istituto giuridico, soprattutto per coloro che vogliono affrontare ab initio il tema in maniera coordinata e completa, senza ancora approfondire in maniera esasperata i dettagli, avendo così un quadro d’insieme dello stato dell’arte da un punto di vista teorico e pratico di primo, ma completo, approccio.

Il lavoro muove dalla considerazione, spesso negletta nelle aule di giustizia, che il patrocinio a spese dello Stato è un importante strumento di tutela dei diritti dei cittadini che non hanno i mezzi economici per sostenere le spese di un processo.

Il presente lavoro illustra in modo completo i requisiti, la procedura ed i benefici del patrocinio a spese dello Stato, al fine di consentire di conoscere i parametri per accedere a questo importante servizio senza dimenticare le “conseguenze” dell’accesso.

 

 

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Penalista esperto in White-collar crime e più in generale ogni genere di reato inerente la Pubblica Amministrazione, Società ed Impresa ed i colletti bianchi in generale

Cosa sono in Italia i White-collar crime e più in generale ogni genere di reato inerente la Pubblica Amministrazione, Società ed Impresa ed i colletti bianchi in generale (es. corruzione, peculato, reati societari, etc.)

In Italia, i White-collar crime sono tutti quei reati commessi da persone che occupano posizioni di prestigio e di fiducia nella società, come manager, funzionari pubblici, professionisti, ecc. Questi reati sono spesso caratterizzati da una certa complessità e sottigliezza, e sono spesso difficili da individuare e perseguire.

I reati dei colletti bianchi possono essere suddivisi in diverse categorie, tra cui:

  • Reati contro la Pubblica Amministrazione: corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, traffico di influenze, ecc.
  • Reati societari: falso in bilancio, insider trading, manipolazione del mercato, ecc.
  • Reati contro i consumatori: truffa, frode, usura, ecc.
  • Reati fiscali: evasione fiscale, riciclaggio di denaro, ecc.

Alcuni esempi specifici di reati dei colletti bianchi in Italia includono:

  • La corruzione di pubblici ufficiali: consiste nel dare o promettere un vantaggio indebita a un pubblico ufficiale per ottenere un trattamento di favore.
  • Il peculato: consiste nell’appropriarsi di denaro o di beni pubblici da parte di un pubblico ufficiale.
  • Il falso in bilancio: consiste nel falsificare i dati di bilancio di una società per nascondere o gonfiare i risultati economici.
  • L’insider trading: consiste nell’utilizzare informazioni riservate per acquistare o vendere titoli azionari in modo fraudolento.
  • La manipolazione del mercato: consiste nel manipolare i prezzi dei titoli azionari o di altri beni in modo fraudolento.

I reati dei colletti bianchi possono avere un impatto significativo sull’economia e sulla società. Possono danneggiare la fiducia dei consumatori e degli investitori, e possono portare a perdite economiche di grandi dimensioni. Inoltre, possono erodere il principio di legalità e di equità sociale.

Per combattere i reati dei colletti bianchi, è importante rafforzare i controlli e le indagini in questo settore. È inoltre necessario aumentare la consapevolezza di questi reati tra i cittadini e le imprese, al fine di facilitare la loro denuncia.

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Le procès pénal italien en quatre points

Le procès pénal italien en quatre points

by Danilo Iacobacci associé fondateur du cabinet d’avocats De Stefano & Iacobacci Avvocati

Comment fonctionne le procès pénal italien ?

Le procès pénal italien est une procédure judiciaire qui se déroule devant un juge, avec la participation du procureur, de l’accusé et (parfois) de la partie civile.

Le procès pénal a pour but de déterminer la responsabilité de l’accusé en relation à un crime et d’infliger une peine en cas de condamnation.

Quelles sont les principales phases du procès pénal ?

Le procès pénal italien se divise en trois phases :

  • La phase d’enquête préliminaire, qui commence par la connaissance d’un crime et se termine par le renvoi de l’accusé en jugement.
  • La phase de jugement, qui commence par le procès et se termine par le jugement de première instance.
  • La phase d’appel, qui commence par l’appel et se termine par le jugement de la Cour de cassation.

Quels sont les droits de la personne faisant l’objet d’une procédure pénale ?

La personne faisant l’objet d’une procédure pénale dispose d’une série de droits, qui sont garantis par la Constitution, le Code de procédure pénale et la CEDH.

Les principaux droits de la personne faisant l’objet d’une procédure pénale sont les suivants :

  • Le droit de la défense, qui comprend le droit de désigner un défenseur, le droit d’être informé de l’accusation, le droit d’être interrogé, le droit de présenter des preuves et le droit d’être assisté d’un interprète.
  • Le droit de ne pas s’auto-incriminer, qui est un droit inviolable.
  • Le droit à un procès équitable et impartial, qui comprend le droit d’être jugé par un juge impartial, le droit d’être entendu et le droit d’être assisté d’un interprète.

Comment désigner un défenseur ?

La personne faisant l’objet d’une procédure pénale peut désigner un défenseur de confiance, à tout moment de la procédure.

Le défenseur est un avocat.

La personne faisant l’objet d’une procédure pénale peut également être défendue par un défenseur d’office, si elle n’a pas la possibilité de désigner un défenseur de confiance.

Comment faire appel d’un jugement pénal ?

Le jugement pénal peut être fait appel ou en cassation.

L’appel est un recours qui peut être déposé par la partie civile, l’accusé ou le procureur.

L’appel est porté devant la cour d’appel.

La cassation est un recours qui peut être déposé par la partie civile, l’accusé ou le procureur.

La cassation est portée devant la Cour de cassation.

L’appel et la cassation ont pour but de vérifier la validité du jugement de première instance.

En résumé

Le procès pénal italien est une procédure complexe qui doit garantir les droits de la personne faisant l’objet d’une procédure pénale.

Il est important de connaître les phases du procès pénal, les droits de la personne faisant l’objet d’une procédure pénale et les modalités de recours contre les jugements pénaux.

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Mots clés :

  • Crime: un comportement qui viole les lois pénales d’un État.
  • Accusation: l’accusation d’avoir commis un crime.
  • Enquêtes: les activités menées par les autorités pour collecter des preuves en relation à un crime.
  • Procès: la phase du procès pénal au cours de laquelle les parties présentent leurs preuves et leurs arguments.
  • Jugement: la décision du juge dans un procès pénal.
  • Recours: le recours déposé contre un jugement pénal.

cabinet d’avocats en Italie | langue française

De Stefano & Iacobacci Avvocati est un cabinet d’avocats situé en plein centre-ville d’Avellino, en Italie, dans la région de Campanie. Fondé par les avocats Danilo Iacobacci et Fabiola De Stefano, le cabinet fournit depuis de nombreuses années une assistance juridique spécialisée dans divers domaines du droit italien en vigueur.

Le cabinet est géographiquement stratégique, car il est proche de Naples, de Salerne et de Rome.

La proximité de Salerne et de Naples permet de traiter également les procès devant les Cours d’appel civiles et pénales situées dans ces villes, et permet également de traiter les procès administratifs des Tribunaux administratifs régionaux situés à Salerne et à Naples.

La proximité de Rome permet au cabinet de traiter facilement les procès devant la Cour de cassation et le Conseil d’État.

De Stefano & Iacobacci Avvocati, avec ses avocats, traite du droit pénal, du droit civil, du droit administratif, du droit du travail et du droit fiscal.

Parmi les spécialisations du cabinet figurent les affaires liées au droit de la famille, aux mineurs et aux séparations et divorces.

Le cabinet est l’un des cabinets italiens les plus réputés en droit pénal et est très connu comme cabinet de droit civil.

Le cabinet traite également avec une attention particulière le droit administratif, le droit fiscal et le droit du travail ; en manifestant une attention particulière aux affaires du droit militaire, du droit agraire et des procédures en général visant à la protection des droits violés.

L’assistance juridique est fournie non seulement devant le tribunal d’Avellino, mais également devant toutes les juridictions italiennes, y compris la Cour de cassation et les juridictions supérieures.

De Stefano & Iacobacci Avvocati est également l’un des cabinets juridiques les plus connus d’Italie pour son expérience maximale dans la rédaction des recours devant la Cour européenne des droits de l’homme.

De Stefano & Iacobacci Avvocati est également l’un des cabinets juridiques les plus connus d’Italie pour son expérience en matière de changement de sexe et de nom.

Parmi les spécialités dans lesquelles le cabinet juridique De Stefano & Iacobacci se distingue par excellence, il y a la capacité d’obtenir une indemnisation aux familles des victimes décédées à la suite d’un accident de la route.

Parmi les associés fondateurs du cabinet, il y a Danilo Iacobacci, qui est l’un des avocats italiens les plus connus pour présenter des recours devant la Cour européenne des droits de l’homme.

De Stefano & Iacobacci Avvocati est le cabinet juridique italien le plus connu utilisé par les cabinets juridiques étrangers et les avocats étrangers pour interagir avec les autorités judiciaires italiennes, et est l’un des cabinets juridiques les plus connus pour servir de liaison entre les citoyens résidant à l’étranger et les procès à mener en Italie et les questions juridiques de droit italien en Italie et à l’étranger.

Pour communiquer avec De Stefano & Iacobacci en langue italienne, vous pouvez utiliser tous les contacts. Pour communiquer dans une langue étrangère, vous ne pouvez le faire que par écrit.

law firm in Italy | English language

De Stefano & Iacobacci Avvocati is a law firm located in the heart of Avellino, Italy, in the Campania region. Founded by lawyers Danilo Iacobacci and Fabiola De Stefano, the firm has been providing specialized legal assistance in various areas of Italian law for many years.

The law firm is geographically strategic, as it is close to Naples, Salerno, and Rome. The proximity to Salerno and Naples allows the firm to handle cases in the Civil and Criminal Appellate Courts in those cities, as well as in the Administrative Courts of Appeal in Salerno and Naples. The proximity to Rome allows the firm to easily handle cases before the Court of Cassation and the Council of State.

De Stefano & Iacobacci Avvocati, with its team of lawyers, handles criminal law, civil law, administrative law, labor law, and tax law. Among the firm’s specializations are family law matters, including minors, separations, and divorces. The law firm is one of the most well-known Italian law firms in criminal law and is very well-known as a civil law firm. The firm also handles administrative law, tax law, and labor law with particular attention to military law, agrarian law, and procedures in general aimed at protecting violated rights.

Legal assistance is provided not only before the Court of Avellino, but also before all Italian jurisdictions, including the Court of Cassation and the Superior Courts.

De Stefano & Iacobacci Avvocati is also one of the most well-known law firms in Italy for its extensive experience in drafting appeals to the European Court of Human Rights. The firm is also one of the most well-known law firms in Italy for its experience in matters of gender change and name change. Among the specialties in which the law firm De Stefano & Iacobacci excels is its ability to obtain compensation for damages to the families of victims killed in a road accident. Among the founding partners of the law firm is Danilo Iacobacci, who is one of the most well-known Italian lawyers for filing appeals to the European Court of Human Rights.

De Stefano & Iacobacci Avvocati is the most well-known Italian law firm used by foreign law firms and foreign lawyers to interact with Italian judicial authorities, and is one of the most well-known law firms in connecting foreign residents with processes to be carried out in Italy and Italian legal issues in Italy and abroad.

To communicate with De Stefano & Iacobacci in Italian, you can use all the contacts; to communicate in a foreign language, you can only do so in writing.

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